E' quanto rileva la CGIA di Mestre sottolineando che "ciò vuol dire che a fronte di 145,2 miliardi di investimenti in conto capitale, al termine del programma avremo un aumento del Pil di poco inferiore ai 60 miliardi di euro. Queste cifre, per stessa ammissione del Governo, ci dicono che la redditività di questi impieghi sarà molto contenuta.
Viene comunque precisato che "la conclusione appena descritta dall'Ufficio studi della CGIA – tanti investimenti, ma poca redditività – è, ovviamente, solo un'ipotesi, visto che nel PNRR non sono riportati in maniera dettagliata gli interventi che verranno realizzati con questi 145,2 miliardi di euro. Il Piano, infatti, appare ancora molto "fumoso": ad oggi, infatti, è costituito da una elencazione di linee generiche di intervento a cui sono state affiancate delle cifre. Ma, come previsto dalle ultime linee guida, Bruxelles ha stabilito queste risorse verranno erogate solo se faremo le riforme (giustizia, fisco, concorrenza, etc.) e se per ogni opera in programma dettaglieremo con grande precisione chi fa cosa, come la fa, in quanto tempo e quanto costerà realizzarla. Senza un Governo pienamente in carica e a soli 3 mesi dalla scadenza della consegna del Piano, non sarà per nulla facile portare a casa queste risorse".
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