Riscatto laurea agevolato: è boom di richieste. Ma conviene?

Riscatto laurea agevolato: è boom di richieste. Ma conviene?
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Giovedì 29 Agosto 2019, 11:28

Il nuovo sistema di riscatto della laurea agevolato - e cioè la possibilità di utilizzare gli di anni di università per la pensione -  funziona ed è boom di richieste.  In soli 4 mesi sono state 32mila le domande inviate (da marzo a luglio) contro le circa 29mila totalizzate nell’intero 2018. La maggior parte arrivano dai lavoratori privati (27.348), mentre quelle del settore pubblico sono state 5.149. Lo scrive Jacopo Orsini de Il Messaggero

RISCATTO LAUREA, QUALI SONO I REQUISITI
Non esistono limiti di età, ma è necessario non aver versato contributi prima del 1996.  Dunque i più avvantaggiati sono i giovanissimi. Bisogna non avere già una pensione ed essere iscritti all’assicurazione generale obbligatoria (dipendenti, autonomi o gestione separata). Sono escluse le casse per i liberi professionisti e gli ordinamenti previdenziali stranieri. Si possono riscattare fino a 5 anni e i periodi da recuperare per la pensione dovranno comunque essere precedenti al 29 gennaio 2019. L’anzianità contributiva acquisita con le nuove regole sarà utile ai fini del conseguimento del diritto alla pensione ma anche per determinare il valore dell’assegno. 

RISCATTO LAUREA, QUANTO COSTA 
La somma da pagare per il riscatto è stabilita sul minimale di reddito per il calcolo dei contributi previdenziali di artigiani e commercianti. «Per le domande presentate nel corso del 2019 - spiega l’Inps - il costo per riscattare un anno di corso è pari a 5.239,74 euro». Una cifra che si riduce poi per effetto delle detrazioni. 
Il versamento può essere fatto in unica soluzione o in un massimo di 60 rate mensili, ciascuna di importo non inferiore a 30 euro, senza interessi per la rateizzazione. Nel settore privato, la domanda può essere presentata anche dal datore di lavoro. In questo caso è possibile destinare al riscatto anche i premi di produzione.

RISCATTO LAUREA, COME SI CALCOLA
Sul sito dell'Inps c'è un simulatore con il quale potete calcolare la somma da versare al fondo pensionistico e valutare se vi conviene o meno. 

RISCATTO LAUREA, CONVIENE?
Conviene soprattutto a chi guadagna di più: con uno stipendio netto mensile di 2.500 euro si può arrivare a risparmiare quasi il 70%. E per chi ha iniziato a lavorare e a versare contributi molto presto (24 anni) e che spera di andare in pensione qualche anno prima. 

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