Ita Airways-Lufthansa, in due anni l’utile ma i nuovi aerei entro il 2027

Il piano di Lufthansa è semplice: Roma Fiumicino sarà «l’hub Meridionale» di Lufthansa per «il Nord e Sud America, Africa e alcuni mercati asiatici», poi l’occhio è su Linate «grazie alla forte posizione di Ita» come aeroporto premium e per i viaggi d’affari

In due anni - assicura l'ad tedesco - Ita Airways, sotto l’ombrello Lufthansa, sarà in utile
In due anni - assicura l'ad tedesco - Ita Airways, sotto l’ombrello Lufthansa, sarà in utile
di Gianni Molinari
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Venerdì 26 Maggio 2023, 18:48 - Ultimo aggiornamento: 19:59

In due anni Ita Airways, sotto l’ombrello Lufthansa, sarà in utile. Ne è sicuro, anzi di più, il numero uno del gruppo tedesco, Carsten Spohr, che in una conference call ha spiegato l’investimento in Ita Airways (acquisto del 41% della società italiana attraverso un aumento di capitale di 325 milioni di euro e con l’opzione di acquisire tutte le azioni rimanenti in un secondo momento).

«Diventeremo più internazionali e meno dipendenti da un solo mercato», ha detto Spohr. Il piano di Lufthansa è semplice: Roma Fiumicino sarà «l’hub Meridionale» di Lufthansa per «il Nord e Sud America, Africa e alcuni mercati asiatici», poi l’occhio è su Linate «grazie alla forte posizione di Ita» come aeroporto premium e per i viaggi d’affari. 

Ma è chiaro che Lufthansa punta anche a sviluppare il cosidetteo «feederaggio», cioè i voli con gli hab di Monaco di Baviera e Francoforte da dove parte la sua fittissima rete mondiale e per questo non dovrebbe ridurre i voli propri verso quelle mete.

Quanto a Ita il modello è quello delle altre tre compagnie nazionali: Brussels, Swiss e Austrian anche se il boccone italiano è ben più grande e impegnativo ma con migliori occasioni di crescita. Ita, anzitutto, ha chiuso il 2022 con appena il 7,8% dei passeggeri trasportati in Italia (10,3 milioni), quarta in classifica a una distanza siderale da Ryanair (che ieri ha festeggiato le nozze d’argento con l’Italia: il primo volo Londra-Treviso) che svetta a 45,6 milioni di passeggeri e stima di arrivare a fine 2023 a 56 milioni e preceduta dalle altre due aggressive low cost Wizz Air e Easyjet.

Dei 10,3 milioni di passeggeri, 6,3 sono sulle tratte nazionali (dove comunque Ryanair ne ha trasportati 14,1 milioni) e le tratte nazionali in Italia sono quelle dalla Sicilia a Fiumicino e Malpensa che valgono quasi cinque milioni di passeggeri e sono molto ben presidiate da Ita (tra sei e otto frequenze giornaliere da ciasuno scalo siciliano per gli aeroporti continentali).

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Ita, tuttavia, ha pochi aerei, soprattutto se deve diventare il polo mediterraneo del gruppo: ora ne sono 64 (e spesso ne vengono noleggiti per far fronte al traffico) e Lufthansa pensa di portarla a 91 entro il 2027 (che non è domani). È chiaro che i tedeschi vogliono essere cauti.

Dal canto suo il Tesoro si è impegnato in un aumento di capitale di 250 milioni di euro, versando la terza e ultima tranche del finanziamento complessivo da 1,35 miliardi di euro autorizzato dall’Ue.

L’acquisizione di tutte le quote da parte di Lufthansa dipenderà poi dalla performance di Ita. «Non possiamo essere costretti a rilevare tutta la compagnia fino a quando tutti gli obiettivi non sono stati raggiunti, questo è stato un punto chiave nella trattativa».

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