Inflazione 2022 al 4,3%, stangata da 2.300 euro per le famiglie: mai così alta negli ultimi 27 anni

Allarme consumatori. Istat conferma prezzi +5,7% a febbraio

Inflazione 2022 al 4,3%, stangata da 2.300 euro per le famiglie: mai così alta negli ultimi 27 anni
Inflazione 2022 al 4,3%, stangata da 2.300 euro per le famiglie: mai così alta negli ultimi 27 anni
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Mercoledì 16 Marzo 2022, 18:45

Mai così alta negli ultimi 27 anni. I prezzi al consumo continuano a correre e l'inflazione sale al 5,7% a febbraio (da +4,8% del mese precedente), spinta dagli energetici con i rincari che si propagano anche sugli alimentari. L'Istat conferma la stima preliminare sull'andamento dell'inflazione che per l'ottavo mese consecutivo accelera, raggiungendo un livello che non si registrava da novembre 1995. E che vede un'inflazione acquisita per il 2022 al 4,3%, quella che si otterrebbe ipotizzando una variazione nulla nel resto dell'anno. Ma forse destinata a salire ulteriormente: per Confcommercio, anche in assenza di peggioramenti sui fronti geopolitico ed energetico, un tasso medio per l'anno «superiore al 5% è ampiamente prevedibile».

Inflazione, allarme consumatori

Una corsa che amplifica l'allarme dei consumatori, che calcolano la stangata sulle famiglie fino a 2.300 euro, e delle associazioni di categoria, in pressing sul governo affinchè metta al più presto in campo nuovi interventi per fronteggiare i rincari di bollette e carburanti ma anche di altri beni primari, a partire da pane e pasta, fermando anche le speculazioni.

Sono sempre i beni energetici a spingere in alto la crescita del carovita: i loro prezzi passano da +38,6% di gennaio a +45,9% di febbraio, la componente non regolamentata (tra cui i carburanti) sale da +22,9% a +31,3%, mentre i prezzi dei beni energetici regolamentati (le tariffe di gas e luce a mercato tutelato), anche a febbraio, risultano quasi raddoppiati rispetto allo stesso mese del 2021 (stabili a +94,6%).

L'aumento dei prezzi

Le tensioni inflazionistiche si propagano e in particolare agli alimentari, i cui prezzi accelerano trascinando oltre il 4% anche la crescita dei prezzi del cosiddetto carrello della spesa. I prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona passano, infatti, da +3,2% di gennaio a +4,1%, nel confronto annuo. Rincari che si traducono in una stangata per le famiglie: il record, calcola l'Unc, spetta ai nuclei numerosi con più di tre figli con una 'batostà pari a 2.307 euro, 405 euro per il carrello della spesa; per una coppia con due figli, l'aggravio annuo è pari a 2.051 euro. La crescita dei listini, però, non può essere giustificata solo dal caro-bollette, «il timore concreto è che si stiano registrando forti speculazioni» con aumenti ingiustificati anche sui beni di largo consumo come pane e pasta, afferma il Codacons che ha presentato un esposto ad Antitrust e 104 Procure anche in merito a questi rincari. Tra le imprese la preoccupazione sale. È fondamentale che il governo intervenga per «bloccare la corsa dei beni energetici, con il taglio dei prezzi dei carburanti e la riduzione delle bollette, per mettere in sicurezza famiglie ed imprese che si trovano, dopo due anni di crisi sanitaria, nuovamente in emergenza», avverte Confesercenti.

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