Mutui prima casa giovani, aumentano gli sgravi: stop alle imposte, la guida completa

Mutui prima casa giovani, aumentano gli sgravi: stop alle imposte, la guida completa
Mutui prima casa giovani, aumentano gli sgravi: stop alle imposte, la guida completa
di Giusy Franzese
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Giovedì 20 Maggio 2021, 17:49 - Ultimo aggiornamento: 21 Maggio, 11:04

Niente imposta di registro, ipotecaria e catastale e detrazioni fiscali per l'imposta sul valore aggiunto. E soprattutto la possibilità di accedere a un finanziamento più sostanzioso e con la garanzia del Fondo statale. Arrivano gli aiuti ai giovani fino a 36 anni d’età per l’acquisto della prima casa. Lo prevede l’art.63 del decreto Sostegni-bis appena varato dal governo. «Si vuol rendere sostanzialmente più facile per tutti i giovani comprarsi una casa e costituire una famiglia» ha spiegato il premier Mario Draghi in conferenza stampa.

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I beneficiari

Giovani che non hanno ancora compiuto trentasei anni di età nell’anno in cui l’atto per l’acquisto della prima casa è rogitato.

Altro requisito indispensabile è quello del reddito: il decreto cita esplicitamente «un valore dell’indicatore della situazione economica equivalente non superiore a 30.000 euro annui».

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Le imposte

Gli atti di acquisto sulla prima casa degli under 36 sono «esenti dall’imposta sostitutiva delle imposte di registro, di bollo, ipotecarie e catastali e delle tasse sulle concessioni governative». L’esenzione vale anche se l’atto riguarda l’acquisto della nuda proprietà e l’usufrutto.

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Il mutuo

Per i finanziamenti con limite di finanziabilità (rapporto tra l’importo del finanziamento e il prezzo d’acquisto dell’immobile, comprensivo degli oneri accessori) superiore all’80%, la misura massima della garanzia concedibile dal Fondo è elevata all’80% della quota capitale. Il decreto dispone che «le banche sono tenute ad indicare, in sede di richiesta della garanzia, le condizioni economiche di maggior favore applicate ai beneficiari in ragione dell’intervento del Fondo».

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Quando

Le nuove norme si applicano per gli atti di compravendita stipulati dall’entrata in vigore del decreto oggi fino al 30 giugno 2022.

Ville e case di pregio

Sono esclusi dalla nuove norme gli immobili, anche se «prime case», che rientrano nella categoria catastale A1, A8 e A9. Niente agevolazioni quindi per ville, case di lusso e castelli.

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Imposta valore aggiunto

Nel caso di cessione di immobili soggetti all’imposta sul valore aggiunto, gli acquirenti (se giovani under 36 con Isee non superiore a 30.000 euro) godranno di un credito d’imposta di ammontare pari all’imposta sul valore aggiunto corrisposta in relazione all’acquisto. Insomma potranno poi detrarla o portarla in compensazione dalla dichiarazione dei redditi successiva oppure detrarli, nel caso di altro acquisto dopo il 30 giugno 2022 dalle imposte di registro, ipotecaria, catastale, sulle successioni e donazioni dovute su quegli atti. Il credito d’imposta in ogni caso non dà luogo a rimborsi.

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