«Causa rincari energetici al 500% siamo costretti a ridurre il personale e chiudere lo spaccio di Castelfranco Veneto». Tramite questo avviso su Facebook, Marco Marcuzzo, il proprietario del panificio pasticceria “Sfornati d’arte” di Riese Pio X, annuncia la chiusura di uno dei due negozi alla base della sua attività, quello nella zona industriale di Salvatronda. L’aumento spropositato del costo dell’energia non lascia scelta.
LA DITTA - “Sfornati d’arte” è una giovane ditta nata dall’intesa e complicità della coppia Marco Marcuzzo e Maria Rita Munisteri nel 2015, dopo l’acquisto dello storico panificio “Bosa” di Riese Pio X.
«Si è fatto il possibile per risparmiare e tagliare i costi, mettendo fuori produzione ad esempio le fette biscottate, che necessitano di più manodopera, o anche attraverso dei prestiti personali. Io per primo sto rinunciando al mio stipendio da mesi -spiega Marcuzzo– L’attività non ha ricevuto finora alcun tipo di aiuto in termini economici dal governo, tranne la diminuzione dell’Iva che in ogni caso andava in detrazione. Quindi solo cure palliative». Per questo motivo, con la chiusura dello spaccio a Castelfranco il 4 settembre, dei 10 lavoratori di “Sfornati d’arte”, tra commesse e panettieri, ne rimarranno 8. A far capire la drammaticità della situazione basta il fatto che nel negozio di Riese ben 9 giorni d’incasso al mese vanno al pagamento delle bollette energetiche. A tutto ciò si aggiunge anche l’aumento del costo delle materie prime, come la farina, il cui prezzo al quintale è salito da 0.35€ a 0.70€, ma anche di burro, strutto e condimenti vari.
LA DIFFICOLTÀ - «Essendo una ditta così giovane non possiamo permetterci di chiudere come stanno facendo altre attività che sono nella nostra situazione. Con tutti i finanziamenti e i mutui che abbiamo aperto, dobbiamo assolutamente continuare a lavorare, anche perché amiamo ciò che facciamo -prosegue il titolare- È però a dir poco demotivante lavorare fino a 16 ore al giorno per non prendere niente, come sta accadendo a me nell’ultimo periodo». Per raggiungere dei guadagni significativi bisognerebbe vendere ogni prodotto a un prezzo almeno duplicato, cosa ovviamente impensabile ora. «I rincari sono iniziati già a ottobre 2021, ma mai avremmo pensato che potessero arrivare a questi livelli -commenta anche Matteo Guidolin, sindaco di Riese Pio X- In settimana passerò al panificio Sfornati per capire meglio la situazione».
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