Draghi in pressing per un nuovo vertice sul gas a luglio

Draghi in pressing per un nuovo vertice sul gas a luglio
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Venerdì 24 Giugno 2022, 08:45
(Teleborsa) - Il vertice europeo a Bruxelles si avvia a chiudersi con un altro flop sulla politica energetica, mentre il Premier italiano Mario Draghi sta facendo pressioni per inserire nell'agenda un nuovo vertice a luglio, convocato specificatamente per discutere del price cap al prezzo del gas.

Al vertice che si sta tenendo in questi giorni non c'è una visione chiara e definita sul tema del tetto al prezzo del gas, solo un riferimento vago al fatto che la Russia usa il gas ed il petrolio come arma ed un accenno alle decisioni di fine maggio sull'offerta di gas "a prezzi accessibili". Niente di più.

Molto poco per dire che l'Ue ha trovato un accordo sul tetto al prezzo del gas, mentre Mario Draghi è arrivato a Bruxelles con le idee chiare e con tanta determinazione a fermare l'escalation delle quotazioni, che si sono spinte ad Amsterdam sino ad un picco di 134 euro.

A sposare la tesi di Draghi di convocare un altro vertice per parlare più specificatamente della crisi energetica lo spagnolo Pedro Sanchez ed il greco Kyriakos Mitsotaki, ma c'è anche l'appoggio della presidenza Ceca, che entrerà in carica a luglio, disposta a parlare di energia ed inflazione, due temi che in realtà sono fortemente correlati.

E poi c'è l'asse Roma-Parigi ed una comunione di vedute fra Draghi e Macron, che si sono visti prima del Consiglio europeo a Bruxelles per concordare le posizioni da tenere sul tema energia.

Intanto, nella bozza delle conclusioni finali del Consiglio è stato inserito un richiamo generico al price cap. Facendo cenno al "contrasto all'uso come arma del gas da parte della Russia e richiamando le conclusioni del 31 maggio", il Consiglio "invita la Commissione a proseguire nei suoi sforzi nell'assicurare le forniture energetiche a prezzi accessibili". Un cenno vago che non soddisfa l'Italia ed altri Paesi membri, ma soprattutto testimonia che nessuna proposta è arrivata da un mese a questa parte.

Probabilmente si parlerà più seriamente di price cap a settembre ed ottobre, quando la situazione degli stoccaggi renderà evidente l'impossibilità di superare l'inverno, Allora anche gli scettici saranno costretti a trovare una soluzione comune.

Nel frattempo, il Consiglio europeo ha dato il via libera all'allargamento a Est dell'Unione, con l'ingresso di Ucraina e Moldavia fortemente raccomandato dalla Commissione e della Georgia. "Oggi è un buon giorno per l'Europa. Congratulazioni al presidente Volodymyr Zelensky, alla presidente Maia Sandu e al primo ministro Irakli Garibashvili. I vostri Paesi fanno parte della nostra famiglia europea", afferma la Presidente Ursula von der Leyen in un messaggio inviato al summit.


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