Decreto rilancio, la bozza allo studio del Governo: bonus famiglie, reddito di emergenza e soldi alle imprese

Decreto rilancio, la bozza allo studio del Governo: bonus famiglie, reddito di emergenza e soldi alle imprese
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Lunedì 11 Maggio 2020, 21:47 - Ultimo aggiornamento: 22:52

Decreto rilancio, la bozza allo studio del Governo del premier Giuseppe Conte: tutte le novità per scuola, famiglie, imprese, turismo e commercio.
È prevista per l'anno 2020 un'integrazione del Fondo per le politiche della famiglia per un importo pari a 150 milioni di euro, da erogare ai Comuni per il potenziamento, anche in collaborazione con gli impianti privati, dei centri estivi diurni , dei servizi socioeducativi territoriali e dei centri con funzione educativa e ricreativa, durante il periodo estivo, per le bambine ei bambini di età compresa tra 3 e 14 anni.

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È quanto previsto una bozza del Decreto legge Rilancio. Lo stanziamento è finalizzato anche a contrastare la povertà educativa, finanziando progetti durante il periodo di emergenza e per quando sarà terminata e il blocco bloccato temporaneamente per recuperare il tempo perso in termini di offerta educativa e culturale, si legge nella relazione.

«Elimineremo il saldo e acconto dell'Irap che sarà dovuto a giugno per tutte le imprese fino a 250 milioni di fatturato». Lo ha detto il ministro dell'Economia Roberto Gualtieri al Tg5. La misura contenuta nel decreto Rilancio non avrà più quindi i paletti contenuti nelle ultime bozze, che limitavano l'intervento alle imprese tra 5 e 250 milioni che avessero subito perdite per di almeno un terzo del fatturato a causa del Coronavirus.

Una riunione operativa in tempi strettissimi per semplificare le procedure per la Cig in deroga e accelerare la sua erogazione. La proposta, secondo quanto si apprende, è stata avanzata dal ministro degli Affari Regionali Francesco Boccia ai governatori. Obiettivo della riunione, da tenere insieme al ministro del Lavoro Nunzia Catalfo, quello di mettere a punto le norme da inserire nel decreto Rilancio, che dovrebbe arrivare domani sul tavolo del Consiglio dei ministri. Ammonta a quasi 1 miliardo, per l'esattezza 954,6 euro, il limite di spesa per finanziare il reddito di emergenza. È quanto emerge da una bozza del Dl Rilancio. Viene istituito a questo scopo un fondo per il reddito di emergenza in capo al ministero del Lavoro. Sarà l'Inps a provvedere al monitoraggio del rispetto del tetto della spesa e a comunicare i risultati al dicastero competente e al Mef. In caso di scostamento anche in via prospettica non sono adottati altri provvedimenti concessori.


Ammonta a quasi 1 miliardo, per l'esattezza 954,6 euro, il limite di spesa per finanziare il reddito di emergenza. Viene istituito a questo scopo un fondo per il reddito di emergenza in capo al ministero del Lavoro. Sarà fornito un monitoraggio del rispetto del tetto della spesa e comunicherà i risultati al dicastero competente e al Mef. In caso di scostamento anche in via prospettica non sono adottati altri provvedimenti concessori.

Un contributo straordinario di 25 milioni di anni per 15 anni (per complessivi 375 milioni) e Anas a precedenti dei minori incassi. Lo prevede una misura contenuta nell'ultima bozza del dl Rilancio. A seguito della riduzione della circolazione automaticaraddetta denuncia alle misure di contenimento per il Covid, è autorizzata la spesa di 25 milioni di euro annui dal 2020 al 2034 per compensare Anas della riduzione delle entrate relative all'anno 2020.

Altre aggiunte introdotte misure per il sostegno Coronavirus: per le imprese che effettuano servizi di trasporto ferroviario passeggeri e merci non soggetti a servizio di pubblico, è previsto uno stanziamento di 1.200 milioni da erogare in 80 milioni di euro annui per 15 anni (dal 2020 al 2034). 

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