Decreto fiscale, la bozza: soglia contante a mille euro, 30 euro per gli «allarmi» ai seggiolini dei bambini

Decreto fiscale, la bozza: soglia contante a mille euro, 30 euro per gli «allarmi» ai seggiolini dei bambini
Decreto fiscale, la bozza: soglia contante a mille euro, 30 euro per gli «allarmi» ai seggiolini dei bambini
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Martedì 15 Ottobre 2019, 16:51 - Ultimo aggiornamento: 16:54
Il decreto fiscale ha una sua prima bozza, composta da 55 articoli: le misure sono tante, dalle nuove tasse sui giochi alle misure di contrasto all'evasione fiscale e contributiva, fino alle norme per modificare la legge sui reati tributari (Decreto 74 del 2000). Questo ultimo capitolo, che dovrebbe contenere la stretta sul carcere agli evasori chiesta dal M5s, però è ancora da scrivere: nell'ultima bozza, datata 14 ottobre, è stato aggiunto il titolo ma manca la norma.

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SOGLIA CONTANTE MILLE EURO E PREMIO PER CHI PAGA CON LA CARTA Una delle novità riguarda la soglia per l'uso del contante, che passa da tremila a mille euro. Oltre alla lotteria degli scontrini (ve ne avevamo parlato su Leggo.it qui) entra nel decreto fiscale anche un premio speciale per chi paghi con la carta di credito: per incentivare l'uso di sistemi di pagamento elettronici, viene creata una specifica estrazione di premi riservati tanto ai consumatori quanto ai negozianti, qualora il pagamento avvenga con carte o bancomat. Per i premi della nuova lotteria vengono stanziati 70 milioni di euro.

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30 EURO PER SEGGIOLINI BAMBINI Il decreto fiscale prevede agevolazioni anche sotto forma di un contributo per la somma di 30 euro, per l'acquisto di dispositivi di allarme «antiabbandono» diventati obbligatori per i seggiolini destinati ai bambini di età inferiore ai 4 anni. Il contributo di 30 euro è previsto «per ciascun dispositivo acquistato fino ad esaurimento delle risorse disponibili» pari a 15,1 milioni nel 2019 e 1 milione per il 2020.

300 MILIONI PER LA SICUREZZA FERROVIE Rete Ferroviaria Italiana (gruppo Fs) è stata autorizzata a spendere 300 milioni nel 2019 per finanziare investimenti «infrastrutturali per il miglioramento della sicurezza della rete ferroviaria nazionale». È quanto prevede l'art.39 della bozza del decreto fiscale.
Lo stesso articolo prevede che a Rfi «non si applicano i vincoli di obblighi in materia di contenimento della spesa pubblica previsti dalla legge» e che la società «conserva autonomia finanziaria e operativa» fermo l'obbligo di informativa ai Ministeri competenti.
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