Crisi Governo, maxi-tavolo tra forze maggioranza. Scoglio programma

Crisi Governo, maxi-tavolo tra forze maggioranza. Scoglio programma
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Lunedì 1 Febbraio 2021, 08:00
(Teleborsa) - Aleggia ancora il fantasma dell'incertezza sulla crisi di Governo: non solo le scelte di Matteo Renzi che non ha ancora dato semaforo verde all'indicazione di Giuseppe Conte come futuro presidente incaricato ( IV ribadisce che, per ora, non intende fare nomi) ma anche lo scoglio programma.

"Dagli incontri con le forze politiche è emersa la disponibilità comune a procedere su un confronto sui temi e punti programmatici per raggiungere una sintesi", ha detto ieri il Presidente della Camera, Roberto Fico, al termine delle consultazioni convocando per la mattinata di oggi, alle 9.30, un maxi-tavolo tecnico di maggioranza per scrivere il contratto di governo. Non ci saranno i leader, i partiti indicheranno almeno due rappresentanti ciascuno.

Saranno i capigruppo di Camera, Graziano Delrio, e Senato, Andrea Marcucci, i rappresentanti Pd al tavolo di lavoro, secondo quanto si apprende da fonti dem. Altri componenti potrebbero aggiungersi sulla base delle modalità della giornata. Per Italia Viva parteciperanno i capigruppo alla Camera, Maria Elena Boschi, e al Senato, Davide Faraone. Al tavolo, per Liberi e Uguali parteciperanno i capigruppo alla Camera, Federico Fornaro, e al Senato, Loredana De Petris, spiegano fonti Leu. Per il M5s saranno presenti i capigruppo al Senato e alla Camera Ettore Licheri e Davide Crippa.

I nodi da sciogliere riguardano, in particolare, Mes e recovery, oltre e temi di economia e giustizia. In quella che è ormai diventata una partita a scacchi, tutti gli scenari restano sul tavolo mentre il tempo stringe. Entro domani, infatti, Fico riferirà quel che è emerso in questi giorni al Presidente della Repubblica Sergio Mattarella.

Ieri, intanto, il Ministro degli Esteri, Luigi Di Maio, in un post su Fb ha sottolineato la necessità di un Governo forte in tempi rapidi. "In questi momenti - ha scritto - serve un esecutivo forte, mentre noi agli occhi del mondo appariamo deboli. O ci mettiamo in testa che dobbiamo ripartire in fretta con un nuovo governo puntando a sfruttare al meglio i 209 miliardi del Recovery oppure le future generazioni piangeranno le follie di una politica che invece di pensare ai problemi degli italiani, litigava per le poltrone".
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