Covid Italia, con la pandemia crollati gli investimenti esteri

Affari, con l'emergenza sanitaria crollati gli investimenti esteri in Italia
Affari, con l'emergenza sanitaria crollati gli investimenti esteri in Italia
di Rosario Dimito
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Domenica 22 Novembre 2020, 15:42

Era partito bene il 2020. A gennaio e febbraio il mercato M&A italiano, cioè quello delle acquisizioni societarie, non era ancora stato impattato dall’emergenza sanitaria risultante della pandemia da COVID-19, e il numero dei deal risultava superiore a quello dei primi mesi del 2019: a gennaio sono state 92 per un controvalore di 72 miliardi, a febbraio 94 (67 miliardi). Con l’acuirsi dell’emergenza e il lockdown imposto a partire dal mese di marzo, il numero di operazioni si è ridotto drasticamente a 51 nel mese dell’inizio della chiusura totale fino alle 25 operazioni di settembre (75 miliardi). 


E’ uno spaccato degli effetti della pandemia sugli investimenti avvenuti in Italia, secondo un rapporto redatto da Kpmg per il Messaggero.it, che fa un’ampia ricognizione con un raffronto fra il 2008 - anno del crac Lehman Brothers - e settembre di quest’anno. Qualche esempio delle operazioni di quest’anno fra controparti italiane: Vodafone-Inwit (5,3 miliardi), Intesa Sp-Ubi (4 miliardi), l’acquisto del 30% di Esselunga da parte di Giuliana Albera e della figlia Marina (1,8 miliardi), la cessione del merchant acquiring di Intesa Sp a Nexi (1 miliardo). 
Il Covid ha frenato anche le operazioni provenienti dall’estero sull’Italia: solo 141 per un controvalore complessivo pari a 3 miliardi. Mai, negli anni post-crisi 2008, si era raggiunto un valore così basso: -80% rispetto ai 9 mesi del 2019 (15 miliardi). Nei nove mesi 2018 le compravendite erano state 239 (14 miliardi).

Nel dettaglio del raffronto di periodo 2019-2020, emerge che in termini di controvalore c’è stato un calo dell’89% del consumer markets, tipo abbigliamento (42 deal per 300 milioni) e del 96% dell’industrial markets (37 per 300 milioni), mentre nel comparto dei servizi e infrastrutture si sono concluse 20 operazioni per 1 miliardo. L’Italia continua a segnalarsi, nei nove mesi di quest’anno, come la meta preferita dagli investimenti Usa: 35 per 1 miliardo, seguita dal Regno Unito (21 per 500 milioni). Kpmg rileva inoltre che in piena pandemia si sono gettate le basi per nuovi merger: la nascita di Stellantis dalla fusione fra Fca e Psa (18,6 miliardi), FiberCoop (Tim, Kkr, Fastweb) per 4,8 miliardi, la cessione di circa il 50% di Open Fiber da Enel a Macquarie (2,65 miliardi), la fusione Nexi-Sia da 4,5 miliardi cui si aggiunge lo shopping di Nets da 7,8 miliardi di enterprise value. 


La ricognizione di Kpmg abbraccia 12 anni e nove mesi di mega-operazioni sempre sull’Italia: 7.406 i merger completati per oltre 580 miliardi di controvalore.

Nel periodo, il mercato M&A italiano è stato impegnato nel difficile recupero delle posizioni perse a causa della crisi che a partire dal 2008 ha travolto le economie di tutto il mondo. A fine 2019 l’attività M&A in Italia ha stabilito il nuovo record storico con 1.085 operazioni completate, dopo 10 anni di crescita ininterrotta. I controvalori registrati risultano fortemente influenzati dalle crisi occorse nel periodo e dalla chiusura di alcuni mega deal, ad esempio nel corso del 2015 (Pirelli-ChemChina, IGT-Gtech, Telecom-Vivendi), 2016 (PartnerRe-Exor, Italcementi-Heidelberg, Enel Green Power-Enel) e nel 2018 (Essilor-Luxottica, Abertis-Atlantia, Recordati-CVC): in quell’anno si sono chiuse 94 deal per un controvalore di 991 miliardi saliti a 1.085 miliardi l’anno dopo.


Nei quasi 13 anni, il 36% dei deal è targato estero che ha investito il 30% di controvalore. Le compravendite Italia/Italia sono state 3.800 per 190 miliardi, Italia/estero 1400 per 180 miliardi, estero/Italia 2.230 per 210 miliardi. Il 55% (1.319)delle operazioni è arrivato dall’Europa (115 miliardi), il 25% dal Nord America (52 miliardi), il 15% da Asia-Pacifico (32 miliardi). Sempre in questo ampio periodo, Dal 2008 l’attività M&A cross border (estero su Italia) ha visto il completamento di 2.230 operazioni per un controvalore pari 210 miliardi. Nel corso del 2019 gli investimenti Estero su Italia hanno raggiunto il nuovo massimo storico con 317 operazioni completate. Il record degli investimenti Estero su Italia, per controvalore, rimane quello registrato nel 2015 con oltre 32 miliardi di euro: Pirelli/ChemChina da 7,2 miliardi, Telecom/Vivendi (3,3 miliardi, World Duty Free/Dufry (2,5 miliardi).

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