Covid-19, colf e badanti: rinviato il pagamento dei contributi. Nodo Cig, ecco come funzionerà anche per malattia e quarantena

Covid-19, colf e badanti: rinviato il pagamento dei contributi. Nodo Cig, ecco come funzionerà
Covid-19, colf e badanti: rinviato il pagamento dei contributi. Nodo Cig, ecco come funzionerà
di Roberta Amoruso
3 Minuti di Lettura
Lunedì 6 Aprile 2020, 14:13 - Ultimo aggiornamento: 17:21

Colf e badanti sono ancora nel limbo. Tra gli 860.000 iscritti all'Inps (oltre 2 milioni se si considerano i non regolari) la maggior parte sono attualmente in ferie pur di scongirare la perdita dello stipendio, visto che  le misure di distanziamento sociale imposte hanno obbligato allo stop molti lavoratori anche in questa categoria. Ma anche questo paracadute sta per scadere dato il prolungarsi del lockdown.

LEGGI ANCHE Covid-19, dal «Salva-bar» ai «Risto-bond»: così aiuti il tuo locale di fiducia a non fallire

Ci penserà il decreto di aprile,  promette il sottosegretario all'Economia, Pier Paolo Baretta a estendere gli ammortizzatori sociali anche ai lavoratori del settore finora esclusi dalla cig. «Nel decreto di aprile prevedremo una
forma di ammortizzatore sociale per le lavoratrici e i lavoratori del settore» domestico, «tutelandoli anche in caso di
malattia o quarantena», ha precisato la ministra del Lavoro e delle Politiche sociali, Nunzia Catalfo, al termine di un incontro il 6 aprile in videoconferenza sulla situazione del lavoro di colf e badanti, a cui hanno partecipato i sindacati e associazioni datoriali: Domina, Filcams-Cgil, Fisascat-Cisl, Uiltucs, Federcolf, Fidaldo e Assindatcolf.

È invece confermato il rinvio per il pagamento dei contributi dei lavoratori domestici da parte dei datori di lavoro per il primo trimestre dell'anno previsto generalmente entro il 10 aprile. L'Inps in un messaggio agli utenti ricorda che il decreto del Governo ha sospeso il pagamento e ha dato una nuova data limite per il 10 giugno 2020.

QUALI PARACADUTE?
Oltre il 60% degli 860 mila regolari, secondo i dati Assindatcolf,  hanno già interrotto l'attività lavorativa. Per questo chiedono al Governo di includere colf, badanti e baby sitter tra i beneficiari della cassa integrazione in deroga. A quel punto l'integrazione potrebbe essere estesa anche oltre le 9 settimane previste finora per tutti i lavoratori. In caso di estensione, la copertura più estesa potrebbe riguardare anche le colf. Intanto però uno degli effetti dell'emergenza è stato l'aumento di assunzioni di badanti, colf e baby sitter. Secondo i dati Fidaldo, la federazione delle associazioni di datori di lavoro domestico, la gran parte delle nuove assunzioni sono regolarizzazioni di persone che già lavoravano in modo sommerso per timore che queste siano fermate dalle forze dell'ordine nel percorso casa lavoro.

LEGGI ANCHE Il bonus giovani? L'Inps: «Non esiste, è una fake news»

Le assunzioni, spiega il presidente della Fidaldo, Alfredo Savia,
«sono aumentate in questo periodo di restrizione della mobilità. Si tratta per quasi tutti i casi di regolarizzare le posizioni. La ragione è che molte famiglie temono che le loro colf o le badanti che seguono gli anziani di casa siano fermate dalle forze dell'Ordine con le relative conseguenze. Tutto ciò significa che si sta determinando un effetto emersivo del lavoro nero». In effetti il decreto del Governo non sospende il lavoro domestico. Colf, badanti e babysitter, se in possesso di un regolare contratto di assunzione, possono quindi proseguire la loro prestazione.
 

© RIPRODUZIONE RISERVATA