Coronavirus, fisco: sospeso l'invio delle cartelle. L'appello dell'Abi: «Non andate in banca»

Coronavirus, l'appello dell'Abi: «Non andate in banca». Fisco, sospeso l'invio delle cartelle
Coronavirus, l'appello dell'Abi: «Non andate in banca». Fisco, sospeso l'invio delle cartelle
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Domenica 15 Marzo 2020, 12:22 - Ultimo aggiornamento: 13:43
Un nuovo appello legato al coronavirus: evitare di andare in banca, anche se gli sportelli riapriranno lunedì con i presidi sanitari, e a utilizzare il più possibile i servizi online e al bancomat. È quello che arriva dal presidente dell'Abi, Antonio Patuelli, e dal direttore generale Giovanni Sabatini. L' Abi invita chi desiderasse andare comunque, in particolare gli anziani che avessero meno confidenza con le tecnologie, a «telefonare in banca per consigliarsi su come risolvere il problema, ma senza uscire di casa». Domattina, lunedì, si legge in una nota con il «forte invito» dei vertici Abi a rimanere a casa, le banche riapriranno, come disposto dal Governo, con i previsti presidi sanitari. L'Associazione Bancaria invita i cittadini a contribuire al massimo alla lotta al coronavirus evitando ogni rischio di contagio.

Il Presidente Patuelli e il Direttore Sabatini rilevano che
«sono diffusissime le operazioni bancarie possibili da casa tramite computer e telefono portatile; molto diffusi sono anche i bancomat all'esterno delle filiali e operano anche bancomat evoluti che fanno pure operazioni di versamento e di pagamenti anche di bollette». Patuelli e Sabatini rivolgono un particolare invito a chi desiderasse andare comunque in banca, in particolare agli anziani che avessero meno confidenza con le tecnologie: «Invece e prima di andare nella filiale bancaria, telefonate da casa in banca per consigliarsi su come risolvere il problema che avete, ma senza uscire di casa: ci sono tante possibilità che vanno ricercate e che sono realizzabili facilmente per telefono»

Sospeso intanto l'invio delle cartelle di pagamento e degli altri atti di riscossione per la durata dell'emergenza Coronavirus. Lo riferiscono fonti di Agenzia delle entrate-Riscossione.
Per disposizione del presidente Ernesto Maria Ruffini il blocco è in atto già da alcuni giorni, in attesa del nuovo decreto legge con le misure di sostegno per l'emergenza epidemiologica da COVID-19. L'iniziativa, decisa da Ruffini, prevede la «sospensione dell'invio dei documenti sia attraverso l'ordinario canale postale, sia attraverso la posta elettronica certificata».
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