Coronavirus, accelera la corsa al vaccino. Italia apripista in Europa

Coronavirus, accelera la corsa al vaccino. Italia apripista in Europa
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Mercoledì 18 Marzo 2020, 09:00
(Teleborsa) - Mentre, con oltre 7mila morti nel mondo, l'emergenza coronavirus paralizza sempre più Paesi a livello globale, accelera la corsa al vaccino. Negli Stati Uniti effettuata, a livello sperimentale, la prima iniezione sull'uomo; in Russia avviati i test sugli animali; e, a partire da questa settimana, anche la Cina irrompe nella corsa per debellare la pandemia dando il via libera ai test di sperimentazione sulla sicurezza per l'uomo di un vaccino. In Europa l'apripista è l'Italia, pronta a partire con i test pre-clinici.

Nel nostro Paese la luce verde alla sperimentazione sugli animali del vaccino contro il coronavirus Sars-Cov2, progettato dall'azienda italiana Takis, è stata data dal ministero della Salute. I test, il cui avvio è previsto in settimana, sono fondamentali per portare il vaccino all'uso umano e quello della Takis – come ha osservato l'amministratore delegato dell'azienda, Luigi Aurisicchio – è il primo progetto ad accedere a questa fase della sperimentazione in Europa. "Se i risultati saranno soddisfacenti, il vaccino potrebbe già essere testato sull'uomo nel prossimo autunno" annunciano dalla Takis. Il vaccino è stato ottenuto a partire da un frammento del materiale genetico del virus e si basa sulla tecnologia chiamata elettroporazione, che consiste nell'iniezione nel muscolo seguita da un brevissimo impulso elettrico che facilita l'ingresso del vaccino nelle cellule e attiva il sistema immunitario. I primi test fatti in laboratorio indicano che è in grado di indurre "una forte risposta da parte del sistema immunitario", rileva l'azienda biotech di Castel Romano. I test pre-clinici verranno realizzati grazie anche alla collaborazione dell'Istituto Spallanzani di Roma, che condurrà esperimenti sulle cellule per verificare la capacità del vaccino di bloccare la replicazione del virus. Il risultato è stato raggiunto senza finanziamenti esterni, ma adesso – ha sottolineato Aurisicchio – "è necessaria la collaborazione delle istituzioni e di chiunque sia in grado di contribuire. A tale scopo – ha aggiunto – chiediamo che sia istituito un confronto con le agenzie nazionali ed europee al fine di velocizzare i prossimi passi verso la sperimentazione clinica. Anche per questo, nei giorni scorsi in mancanza di finanziamenti pubblici per la ricerca, abbiamo lanciato una campagna di crowdfunding che ha lo scopo di raccogliere velocemente la somma necessaria per accedere alle fasi successive di sviluppo del vaccino, ossia la preparazione del vaccino su larga scala e l'esecuzione dello studio clinico".

Nel frattempo procede la sperimentazione di farmaci già esistenti per verificarne l'efficacia contro il coronavirus, con il via libera dell'Agenzia italiana del farmaco (Aifa) alla fase 2 dei test del farmaco contro l'artrite reumatoide Tocilizumab. Dalla prossima settimana si prevede l'avvio di uno studio su 330 pazienti intubati da non oltre 24 ore per valutare efficacia e sicurezza.




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