Cashback di Natale, dai vestiti al meccanico: ecco le spese rimborsate (e cosa è escluso dalle transazioni)

Cashback di Natale, dai vestiti al meccanico: ecco le spese rimborsate (e cosa è escluso dalle transazioni)
Cashback di Natale, dai vestiti al meccanico: ecco le spese rimborsate (e cosa è escluso dalle transazioni)
di Claudia Guasco
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Venerdì 11 Dicembre 2020, 11:32 - Ultimo aggiornamento: 22:23

L’operazione cashback di Natale è partita lo scorso 8 dicembre tra parecchie difficoltà, con l’app IO in tilt per i troppi accessi e la promessa che, nel giro di qualche giorno, il servizio sarà a pieno regime. Ieri pomeriggio sfioravano quota 3,4 milioni i cittadini iscritti al programma, per un totale di oltre 5,2 milioni di strumenti di pagamento elettronici registrati. Ma cosa possiamo comprare nell’ambito delle almeno 10 operazioni cashless alle quali sarà riconosciuto il 10% di rimborso fino a un un tetto massimo di 150 euro?

Il Cashback traina l'app IO: quasi 8 milioni di download

IDRAULICO E RISTORANTE

Il cashback riguarda qualsiasi tipo di spesa pagata in modalità elettronica, quindi gli acquisti di servizi e beni quali generi alimentari, abbigliamento, spese mediche, il conto al ristorante.

Nessun rimborso invece per gli acquisti online. L’obiettivo infatti è duplice: incentivare gli acquisti nei negozi tradizionali ma anche le transazioni elettroniche nei punti vendita riducendo la componente del contante. E sul web le carte rappresentano già l’unica forma di pagamento ammessa. Ecco, nel dettaglio, un elenco delle transazioni valide per ottenere il rimborso: generi alimentari; farmaci e spese mediche; conti di artigiani e professionisti (meccanici, gommisti, elettricisti, idraulici, ingegneri); abbigliamento; elettrodomestici ed elettronica di consumo; bar e ristoranti; parrucchieri e servizi per la cura della persona; carburante. In ogni caso bisogna sempre chiedere all’esercente se il circuito di pagamento che utilizza è incluso nel programma cashless. Qui di seguito invece gli acquisti esclusi dalla lista dei rimborsi: lo shopping on line di qualsiasi tipo effettuato sui siti di e-commerce; gli acquisti necessari allo svolgimento di attività imprenditoriali, professionali o artigianali; le operazioni eseguite presso gli sportelli bancomat come per esempio le ricariche telefoniche; i bonifici SDD per gli addebiti diretti su conto corrente; le operazioni relative a pagamenti scadenzati come le bollette con addebito su carta o su conto corrente.

PRIMA TRANCHE

Il cashback di Natale si concluderà il 31 dicembre 2020 e dovrebbe sostenere lo shopping nei negozi per le feste. In questa prima fase l’accredito avverrà a febbraio 2021 sull’Iban indicato al momento dell’adesione all’iniziativa tramite l’app IO.it o altro sistema messo a disposizione da banche ed emittenti. Nella fase a regime che partirà il 1 gennaio 2021 verrà riconosciuto un rimborso semestrale pari al 10% di quanto speso dal consumatore fino a un massimo di 1500 euro a semestre e a condizione che si facciano almeno 50 operazioni cashless a semestre. In sostanza si potrebbe arrivare a un rimborso massimo di 300 euro in un anno. Il tetto di 150 euro è stato fissato perché l’operazione non intende favorire chi fa spese più consistenti, ma chi usa le carte elettroniche. Infine ci sarà un supercashback: un rimborso che verrà riconosciuto ogni semestre per 1.500 euro, in aggiunta al cashback standard, ai primi 100.000 registrati che abbiano effettuato il maggior numero di operazioni cashless, condizione che eseguano almeno 50 operazioni di pagamento nel corso del semestre. Per chi non è ancora riuscito a registrarsi sulla app Io, stamani è arrivata la rassicurazione da fonti di Palazzo Chigi: «I tecnici assicurano che i problemi sono stati tutti superati. Erano flussi mai avuti prima e quindi il sistema è andato in difficoltà. Ora tutto procede regolarmente con una media di 800 persone al minuto».

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