Canone Rai, a gennaio in bolletta la rata mensile: nessuna modifica da parte del Governo

Canone Rai, a gennaio in bolletta la rata mensile: nessuna modifica da parte del Governo
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Giovedì 30 Dicembre 2021, 09:15
(Teleborsa) - Da gennaio il canone Rai tornerà in bolletta. Dopo la pausa di novembre e dicembre, infatti, i 90 euro spalmati su 10 mensilità tornerà ad essere inserito all'interno della bolletta dell'elettricità. Una soluzione che non sembra verrà modificata visto che il Governo non è intenzionato a intervenire riportando il canone fuori dalle bollette nonostante le pressioni provenienti da Bruxelles. Il canone Rai si paga in bolletta dal 2015 cioè quando questa destinazione fu predisposta dal governo Renzi per contrastare la diffusa evasione sull'imposta per la Tv pubblica. Nonostante il Governo si sia impegnato da una parte ad aumentare la trasparenza nella bolletta elettrica e dall'altra a eliminare, come imposto dalla Ue, la richiesta in capo ai fornitori di riscuotere tasse non collegate al settore dell'energia, il Governo sembra messo una pietra sopra alla questione.

Nel 2020 le entrate da canone hanno superato gli 1,72 miliardi di euro con entrate da canone ordinario per 1,64 miliardi. Nel primo semestre del 2021, in base ai dati pubblicati nel bilancio semestrale pubblicato, per i canoni ordinari da utenze private le entrate si sono assestate sugli 857,6 milioni, in crescita di 45,4 milioni rispetto al semestre 2020, all'interno di entrate complessive da canone per 923 milioni (+53,7 milioni). Per i canoni da utenze speciali (da attività produttive), il Dl "sostegni" di marzo ha stabilito "l'esonero integrale dal versamento per l'anno 2021 del canone di abbonamento radiotelevisivo speciale per le strutture ricettive nonché di somministrazione e consumo di bevande in locali pubblici o aperti al pubblico, comprese le attività similari svolte da enti del terzo settore; lo stanziamento di una somma pari a 83 milioni di Euro al fine di riconoscere ai soggetti interessati un credito di imposta pari al 100% dell'eventuale versamento del canone intervenuto antecedentemente all'entrata in vigore del decreto, ovvero disporre il trasferimento a favore della RAI delle somme corrispondenti alle minori entrate richieste dalla Società".



Come hanno precisato più volte gli stessi vertici Rai però, a fronte dei 90 euro di ammontare annuo, Viale Mazzini ne percepisce 75,4 euro. Il passaggio del canone infatti non avviene direttamente dalla bolletta alla Rai, ma transita per l'Agenzia delle Entrate e poi da questa alle casse della televisione pubblica. E i 90 euro sono comprensivi del contributo al Fondo per l'Editoria in capo alla presidenza del Consiglio e di quello per le antenne locali, in capo al Mise. Da qui, la differenza che finisce alla tv pubblica rispetto alla cifra riscossa in bolletta. Anche l'ad della Rai Carlo Fuortes durante un'audizione in Vigilanza ha riconosciuto che con il passaggio del canone in bolletta "è aumentato il numero dei paganti dai 15 milioni ai 21-22 milioni" e «il tasso di evasione è sceso dal 27 per cento al 5 per cento, e attualmente è intorno al 3 per cento". Per i vertici di Viale Mazzini togliere il canone dalla bolletta significherebbe mettere a rischio quel poco di certezza sulle entrate che in una condizione come quella attuale, con posizione finanziaria netta in rosso per 604 milioni a fine 2020 (e -317,3 milioni nel semestre), rappresenterebbe un rischio troppo grande per la tenuta dei conti della tv pubblica.

Casi di esonero sono previsti per chi dichiara che in nessuna delle abitazioni dove è attivata l'utenza elettrica è presente un apparecchio tv sia proprio che di un componente della famiglia anagrafica. Serve la dichiarazione sostitutiva con apposito modulo scaricabile dal sito dell'Agenzia delle entrate. L'esenzione è prevista anche per "i cittadini che hanno compiuto 75 anni, con un reddito annuo proprio e del coniuge non superiore complessivamente a 8.000 euro e senza conviventi titolari di un reddito proprio (fatta eccezione per collaboratori domestici, colf e badanti)". L'agevolazione "spetta per l'intero anno se il compimento del 75° anno è avvenuto entro il 31 gennaio dell'anno stesso. Se il compimento del 75° anno è avvenuto dal 1° febbraio al 31 luglio dell'anno, l'agevolazione spetta per il secondo semestre". Esentati dal pagamento del canone Tv anche diplomatici e militari stranieri "22per effetto di convenzioni internazionali".
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