Scaglioni Irpef e assegno unico: ecco come cambia la busta paga. Gli esempi di chi ci guadagna e chi ci perde

La legge di Bilancio 2022 ha introdotto importanti novità nel metodo di calcolo dell’IRPEF, a partire dalle diminuzione delle aliquote da 5 a 4 scaglioni

Scaglioni Irpef e assegno unico: ecco come cambia la busta paga. Gli esempi di chi ci guadagna e chi ci perde
Scaglioni Irpef e assegno unico: ecco come cambia la busta paga. Gli esempi di chi ci guadagna e chi ci perde
di Giusy Franzese
4 Minuti di Lettura
Venerdì 15 Aprile 2022, 19:52

Le novità sugli scaglioni Irpef e l'assegno unico universale per i figli: a partire da marzo scorso la busta paga dei lavoratori è cambiata. Qualcuno ha già potuto verificarlo con l'ultimo stipendio, altri lavoratori vedranno gli effetti con lo stipendio di questo mese. L'Agenzia delle Entrate ha infatti chiarito che  i datori di lavoro che ancora non sono riusciti ad adeguare i loro software,  avranno tempo per farlo fino ad aprile, effettuando un conguaglio dei primi tre mesi.

Gli scaglioni Irpef

La legge di Bilancio 2022 ha introdotto importanti novità nel metodo di calcolo dell’IRPEF, a partire dalle diminuzione delle aliquote da 5 a 4 scaglioni. Eccoli:
- fino a 15.000 euro, 23%;
- oltre 15.000 e fino a 28.000 euro, 25%;
- oltre 28.000 e fino a 50.000 euro, 35%;
- oltre 50.000 euro, 43%.
Si passa, quindi, dal 27% al 25% per la seconda aliquota, dal 38% al 35% per la terza aliquota e infine i redditi superiori a 50.000 euro vengono tassati al 43%, con la soppressione della vecchia aliquota del 41%.

Le detrazioni

Dal primo gennaio 2022 è cambiata la formula di calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente. Rispetto alle precedenti norme, il nuovo regime  amplia  da 8.000 euro a 15.000 euro  la prima soglia di reddito cui si applica la detrazione di 1.880 euro; estende la misura della detrazione base;   riduce da 55.000 euro a 50.000 euro la terza e ultima soglia di reddito per cui spetta la detrazione che, per tali redditi, passa da 978 euro a 1.910 euro nel caso di redditi pari a 28.001 euro (la detrazione poi decresce, fino ad annullarsi, alla soglia dei 50.000 euro). Ai fini del calcolo delle detrazioni per lavoro dipendente, non vanno computati i giorni di assenza ingiustificata per violazione dell’obbligo di possesso della certificazione verde Covid-19.
L’importo della detrazione va aumentato di 65 euro per i redditi complessivi superiori a 25.000 euro e fino a 35.000 euro.

Viene eliminato il bonus Irpef da 100 euro.

 Soltanto nel 2022 inoltre, sono ridotti gli oneri previdenziali in seguito alla decontribuzione dello 0,8 per cento.

Anche per i redditi da pensione e da lavoro autonomo sono previste modifiche nelle detrazioni.

L'assegno unico

Per effetto dell'introduzione da marzo 2022 dell'assegno unico universale (che accorpa una serie di agevolazioni), i contribuenti con figli a carico fino a 21 anni d'età o con figli disabili (senza limiti d'età) avranno ulteriori effetti nella busta paga.

Non tutti però ci guadegneranno. La Fondazione studi dei consulenti del Lavoro ha elaborato alcuni esempi.

Caso 1: Genitori coniugati, lavoratore dipendente (operaio metalmeccanico), moglie a carico, 2 figli minori di 3 anni. L' Isee è pari a 6.400 euro. Con riferimento al mese di marzo l'operaio ha percepito un Assegno unico di 350 euro, contro il precedente assegno familiare di 199,83 euro e detrazioni per figli a carico di 125 euro (totale 324,83). La differenza quindi è positiva.

Caso 2: Convivente con una figlia minorenne che ha già compiuto  3 anni e con un Isee di 11.537 euro. A marzo  ha percepito un Assegno unico di 205 euro in luogo di un Assegno familiare di 91,78 euro e detrazioni per figlia a carico di 61,58 euro (totale 153,36). Anche in questo caso le nuove norme portano ad un saldo positivo. 

Caso 3:  Coniugato con moglie a carico e 4 figli minorenni, di cui uno minore di 3 anni, e con Isee pari ad 24.900 euro:  ha percepito a marzo un Assegno unico di 716,60 euro in luogo di un Assegno familiare di 432,72 euro e detrazioni per figli a carico di 298,45 euro e per famiglie numerose di 100 euro (totale 831,17 euro). Il gap è quindi negativo per oltre 114 euro. 

Caso 4: Madre separata con 2  figlie minorenni con più di  3 anni e Isee pari ad 15.298 euro: ha percepito un Assegno unico di 410 euro. Anche in questo caso si tratta di un importo ben lontano dalla somma dei precedenti Assegno familiare di 357,72 euro, detrazioni figli di 134,12 euro e maggiorazione temporanea pari a 75,00 euro.

Caso 5:  Dirigente coniugato con moglie a carico e 2 figli minorenni maggiori di 3 anni, con un reddito pari a 98.258 euro:  non percepiva Assegno familiare ma solo detrazioni per figli a carico, pari a 16,91 euro mensili. Oggi, anche  in assenza di presentazione Isee, beneficerà di 100 euro al mese. Ben 83,09 euro in più ogni mese. 

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