Dal bonus vacanze a quello per i rubinetti: tutte le mance che non creeranno lavoro

Dal bonus vacanze a quello per i rubinetti: tutte le mance che non creeranno lavoro
Dal bonus vacanze a quello per i rubinetti: tutte le mance che non creeranno lavoro
di Roberta Amoruso
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Mercoledì 30 Dicembre 2020, 05:01 - Ultimo aggiornamento: 14 Gennaio, 14:07

Chissà se accelerare la sostituzione di water, lavandini e rubinetti o favorire la depurazione dell'acqua servirà più di quanto è servito il bonus vacanze (500 euro per famiglie con Isee fino a 40.000 euro). In quest'ultimo caso risultano utilizzati solo 800 milioni, dei 2,4 miliardi stanziati, gli alberghi non se ne sono nemmeno accorti e il turismo sta per chiudere l'anno con l'80% in meno di ricavi. Difficile immaginare una spinta al Pil prodotto dai nuovi rubinetti superefficienti. Anche perché, a sentire gli addetti ai lavori, servirà a poco anche per promuovere un uso più efficiente delle scarse risorse idriche. Gran parte dell'acqua si disperde ancor prima di arrivare a sgorgare dai nuovi ed efficientissimi soffioni che verranno installati grazie al bonus idrico da 1.000 euro. Per chi punta sull'installazione di sistemi di filtraggio dell'acqua potabile ci sarà poi un altro credito d'imposta al 50%. Anche in questo caso si può arrivare fino a 1.000 euro per le abitazioni private e a 5mila euro per i pubblici esercizi (5 milioni le risorse per 2021 e 2022). Eppure di altro ha bisogno il Paese, una spinta al Pil alimentata da misure strutturali. Non certo da una miriade di micro-bonus e micro-mance che però tutte insieme (circa 5 miliardi il valore di quelli approvati nella Legge di Bilancio che uniti al bonus vacanze si avvicinano ai 9 miliardi in cantiere per la sanità nel Recovery Plan.

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Aiuti spot

Sarà invece in comodato d'uso per un anno il cellulare o il tablet pensato dalla Legge di Bilancio per aiutare i redditi più bassi (sotto i 20.000 euro). Con Isee non oltre 10 mila euro, arriva anche un voucher da 50 euro per occhiali o lenti a contatto (altri 5 milioni all'anno per il biennio 2021-2022). E un altro chip da 50 euro è previsto per chi passa alla tv smart di nuova generazione, con incorporato il decoder per il passaggio dal 2022 alla nuova tecnologia digitale per liberare le frequenze destinate al 5G. Purché ci sia una certificazione Isee non superiore a 20.000 euro. Anche per il 2021 sono stati stanziati i fondi necessari (il plafond è di 151 milioni per tre anni), ma è ragionevole pensare che non saranno spesi tutti. Anzi. Nel 2020, solo poco più di 100 mila famiglie hanno approfittato del bonus TV attingendo a poco più di 5 milioni di euro dal fondo. E non è detto che il 2021 il vento soffi diversamente.
Più fortuna ha avuto invece il bonus mobili ed elettrodomestici , confermato nel 2021 con l'innalzamento della soglia di spesa da 10mila a 16mila euro per la detrazione al 50%.

Secondo i dati di FederlegnoArredo, in questi 7 anni l'incentivo fiscale è stato utilizzato da circa 200mila beneficiari l'anno, generando acquisti per un valore medio annuo di 1,4 miliardi.

Oltre ai più noti bonus auto dedicati all'acquisto di auto elettriche, ibride e euro6, spunta in manovra anche un contributo dedicato alle cargo bike, le biciclette progettate per trasportare carichi. Del resto, anche nel 2021 arriverà un nuovo bonus bici, con tanto di rottamazione. Un meccanismo un po' diverso dal bonus bici 2020 che, dopo il pasticcio del clickday, ha finito per accontentare tutti gli acquirenti di monopattini, bici classiche o a pedalata assistita. Almeno, in questo caso, le risorse sono state pescate dalle aste verdi (oltre 300 milioni compresi i fondi 2021). Non potevano finire altrove. Non certo a coprire altri aiuti, micro o no, come il bonus baby sitter, per intenderci. L'aiuto da 2.000 euro, seguito a quello da 1.200 erogato prima dell'estate, ha aiutato molte famiglie, certo. Ma non il Pil o l'occupazione. Questo è il punto.

 

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