Il bonus giovani? L'Inps: «Non esiste, è una fake news»

Ragazza a caccia di notizie sul web
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Venerdì 3 Aprile 2020, 22:21
Un bonus giovani dal governo? È soltanto l'ennesima fake news fatta circolare in questi giorni a dispetto della situazione di emergenza. Anzi, proprio approfittando della sensibilità degli italiani mentre è ancora a pieno regime il lockdown imposto dal governo. È dovuta intervenire ieri la stessa Inps alle prese con quasi 3 milioni di domande chiesti da quasi 6 milioni di beneficiari tra bonus autonomi di 600 euro (2.538.867), i congedi parentali (186.589), bonus baby-sitting (23.421),  e Cigo (118.000 domande per 2.021.259 beneficiari) e assegno ordinario (60.500 domande per 1.082.500 beneficiari).

«Sta girando in queste ore sui social una fake news che, utilizzando impropriamente il logo dell’Inps, invita gli studenti di età compresa fra i 15 e 20 anni a fare domanda entro il 3 aprile per avere un indennizzo di 600 euro mensili per ogni mese del periodo di quarantena», ha denunciato l'Inps puntualizzando che «nel Decreto Cura Italia non è previsto alcun bonus in favore di studenti». Forse un modo per intasare ulteriormente il sito dell'Inps dopo i ripetuti attacchi hacker dei giorni scorsi e il sovraccarico del sistema? 

Anche l'ex presidente della Bce Mario Draghi è stato nei giorni scorsi vittima di una clamorosa fake news attribuita all'Agenzia Ansa. Non c’è stata alcuna interlocuzione tra Quirinale e Palazzo Chigi per costruire una taske force per la ripartenza economica guidata dall’ex presidente Bce, Mario Draghi. La suggestione di una missione affidata a Draghi circolava da giorni. Soprattutto dopo l’efficace lettera inviata dallo stesso Draghi al Financial Times, che ha fatto il giro del mondo con il suo invito a fare tutto il possibile per sconfiggere «una tragedia umana di proporzioni bibliche». Ma nei giorni scorsi la suggestione ha preso la forma di una fake news fatta circolare con tanto di layout dell’agenzia Ansa. La notizia non si trovava tra i pur numerosi “lanci” dell’Ansa. Tanto è vero che l’agenzia ha sporto denuncia alla Polizia quale parte lesa. Perché una simile fake? Probabilmente il desiderio di chi l’ha architettata era influenzare la Borsa, che in parte ha reagito ma la suggestione è durata pochi attimi, tale era la credibilità della “notizia”.
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