Decreto aiuti bis, benefit detassati fino a 600 euro. Bonus per 3 milioni di autonomi

In vigore il decreto Aiuti bis: nel welfare aziendale anche le somme versate al dipendente per le utenze. Confermata la stretta sul contributo straordinario per gli extraprofitti: scadenze 31 agosto e 15 dicembre

Decreto aiuti bis, benefit detassati fino a 600 euro. Bonus per 3 milioni di autonomi
Decreto aiuti bis, benefit detassati fino a 600 euro. Bonus per 3 milioni di autonomi
di Luca Cifoni
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Martedì 9 Agosto 2022, 22:23 - Ultimo aggiornamento: 10 Agosto, 16:40

Il decreto Aiuti bis da 15 miliardi è arrivato in tempi relativamente rapidi alla firma di Mattarella, ed è poi stato pubblicato in Gazzetta ufficiale. Entrano in vigore i nuovi sconti sulle bollette, la rivalutazione anticipata delle pensioni (che partirà però da ottobre) e l’ulteriore riduzione di 1,2 punto dei contributi per i lavoratori dipendenti con un reddito annuale che non supera i 35 mila euro (2.692 euro lordi al mese, nell’ipotesi di tredici mensilità). Dunque stavolta non è stato necessaria, o forse possibile, la parziale riscrittura del testo che in molti casi ha fatto seguito all’approvazione in Consiglio dei ministri. Tuttavia la versione finale del provvedimento contiene alcune piccole novità e norme di dettaglio che la settimana scorsa non avevano trovato ancora la forma definitiva. La più importante (come già anticipato ieri dal Messaggero) è la specificazione della stretta sui possibili evasori del contributo straordinario a carico delle imprese energetiche. É confermato il raddoppio delle sanzioni per chi non verserà l’acconto entro la fine di agosto o ometterà il saldo previsto per il 15 dicembre (non più il 30 come nella prima versione dell’articolo 42). Questi soggetti economici non potranno in nessun modo avvalersi del cosiddetto ravvedimento o della riduzione delle sanzioni. Inoltre Agenzia delle Entrate e Guardia di Finanza inizieranno una serie di attività di controllo, sulla base delle analisi di rischio effettuate grazie alle proprie banche dati.

La base imponibile

Resta da capire se la mano pesante dell’esecutivo porterà effettivi recuperi di gettito, dopo che in sede di assestamento di bilancio il ministero dell’Economia ha dovuto ridimensionare la previsione di entrata originariamente fissata a 10 miliardi.

L’ammanco potrebbe dipendere oltre che dalla mancata volontà di adeguarsi di una parte dei contribuenti anche da una valutazione non univoca delle effettiva base imponibile. A questo proposito la relazione tecnica al provvedimento si limita a osservare che dalla nuova norma «potrebbero derivare potenziali effetti positivi di gettito che, tuttavia, in via prudenziale, non formano oggetto di quantificazione».

Un piccolo ritocco verso l’alto riguarda i benefit aziendali: si tratta delle somme riconosciute dai datori di lavoro ai dipendenti come forma di welfare aggiuntivo. Queste erogazioni sono esentasse fino ad una certa somma, che è stata portata a 600 euro (in precedenza si era parlato di raddoppiare l’attuale limite di 258 euro). Tra le voci ammesse rientreranno anche le somme concesse al lavoratore per il pagamento delle utenze di luce o gas. Viene portato a 600 milioni il fondo finalizzato ad assegnare anche ai lavoratori autonomi il bonus 200 euro pagato a luglio a dipendenti e pensionati. Lo stanziamento servirà appunto ad erogare 3 milioni di bonus, sempre con il tetto reddituale a 35 mila euro l’anno. Si stima che il beneficio arriverà a 430 mila coltivatori, a 859 mila artigiani, a 973 mila commercianti a 261 mila professionisti “esclusivi” iscritti alla gestione separata dell’Inps e ad altri 477 mila professionisti iscritti alle Casse professionali. E proposito di bonus 200 euro, lo riceveranno pure altre categorie di lavoratori precari che erano rimasti esclusi, tra cui dottorandi, assegnisti di ricerca e collaboratori sportivi. Inoltre riceveranno i 200 euro (sempre in base al tetto di reddito) anche a 50 mila neo-pensionati entro il primo luglio, che non avevano fatto in tempo a prenderli.

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