Bonus 200 euro: il modello Pdf da scaricare e a chi presentarlo, differenze tra dipendenti pubblici e privati

Per ricevere il bonus una tantum di 200 euro ogni dipendente dovrà compilare un modulo in cui certifica di avere i requisiti

Bonus 200 euro: il modello Pdf da scaricare e a chi presentarlo, differenze tra dipendenti pubblici e privati
Bonus 200 euro: il modello Pdf da scaricare e a chi presentarlo, differenze tra dipendenti pubblici e privati
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Giovedì 16 Giugno 2022, 12:43 - Ultimo aggiornamento: 18 Giugno, 11:44

Nella mensilità di luglio verrà erogato il bonus 200 euro: un'indennità prevista dal Decreto Aiuti per tutti i lavoratori dipendenti pubblici e privati. Il bonus verrà erogato direttamente nella busta paga di luglio, ma prima ogni lavoratore dovrà consegnare al datore di lavoro un modulo di autocertificazione con la quale si dichiara di non essere titolare di un trattamento pensionistico o del reddito di cittadinanza. 

Il modulo da presentare al datore di lavoro

Per i lavoratori dipendenti, l'autocertificazione va presentata al datore di lavoro e deve specificare che: 

  • Il lavoratore non è beneficiario dell'indennità prevista per pensionati né di Reddito di Cittadinanza
  • Il lavoratore ha beneficiato dell'esonero contributivo dello 0.8% previsto dalla legge di bilancio 2022 nel primo quadrimestre per almeno una mensilità.  

Al momento non esiste un modello "ufficiale" diffuso dal ministero di questa autocertificazione, ogni azienda predispone la sua tramite consulenti del lavoro. Qui è possibile scaricare il fac simile del modulo, messo a punto da Fondazione studi dei Consulenti del lavoro. 

A chi spetta il bonus: i requisiti

La misura spetta ai lavoratori dipendenti che percepiscono un reddito annuo da lavoro fino a 35 mila euro lordi e per i quali è riconosciuto un esonero sulla quota dei contributi previdenziali per l'invalidità, la vecchiaia e i superstiti a carico del lavoratore di 0,8 punti percentuali per i periodi di paga dal 1° gennaio 2022 al 31 dicembre 2022.

Possono accedere al beneficio tutti i lavoratori dipendenti di datori di lavoro, pubblici e privati, a prescindere dalla circostanza che assumano o meno la natura di imprenditore, purchè venga rispettato il limite della retribuzione mensile, da intendersi come retribuzione imponibile ai fini previdenziali, di 2692 euro.

Cosa succede se ricevo il bonus due volte? 

L’indennità una tantum è ad personam; i coniugi lavoratori dipendenti, che rientrano nei limiti di reddito stabiliti, hanno diritto a percepire entrambi l’indennità di 200 euro. Tale indennità una tantum di 200 euro è riconosciuta in automatico, in maniera fissa e una sola volta. Pertanto, il lavoratore dipendente titolare di più rapporti di lavoro potrà chiedere il pagamento dell’indennità una tantum a un solo datore di lavoro, dichiarando a quest’ultimo di non avere fatto analoga richiesta ad altri datori di lavoro.

Qualora risultasse che più datori di lavori abbiamo compensato l’indennità una tantum di 200 euro, per il medesimo lavoratore dipendente, l’Istituto comunicherà a ciascun datore di lavoro interessato la quota parte dell’indebita compensazione effettuata, per la restituzione all’Istituto e il recupero verso il dipendente. L’importo indebitamente riconosciuto al lavoratore, ai fini del recupero, sarà suddiviso in parti uguali tra i diversi datori di lavoro interessati alla restituzione. 

Pensionati e reddito di cittadinanza

Per i titolari di pensione e del reddito di cittadinanza sarà l'Inps a provvedere all'erogazione della somma. 

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