Il caro-energia continua ad attestarsi su livelli preoccupanti, specialmente per quanto riguarda le quotazioni del gas (superati i 100 euro ad Amsterdam). Inoltre, l'Autorità di regolazione per energia reti e ambiente (Arera) ha analizzato i contratti di approvvigionamento del gas, sottolineando un valore considerevole per gli extra-utili. Ed è per questo che si valuta di uno sconto in bolletta per luce e gas.
Leggi anche > Bonus 200 euro, non sarà automatico. Consulenti del lavoro: «Serve una dichiarazione per averlo». Ecco come compilarla
Come scrive Andrea Bassi su Il Messaggero, l'Arera ha inviato la relazione a Governo e Parlamento. Nel report non emergono grandi scostamenti tra il prezzo di approvvigionamento e quello segnalato ad Amsterdam. Le compagnie importatrici di metano hanno contratti a lungo termine con prezzi determinati, soggetti ad adeguamenti annuali e indicizzati alle quotazioni della Borsa olandese. Le compagnie, per tutelarsi dalle oscillazioni, comprano derivati il cui costo pesa sul prezzo finale.
La relazione dell'Arera ha evidenziato che nei prossimi tre mesi la tariffa tutelata sarà pari a 20 euro/megawatthora in più rispetto ai costi di approvvigionamento. Per questo motivo si valuta, anche se non è ancora certo, un taglio del 20% sulle prossime bollette. Arera suggerisce di far versare alle compagnie la differenza tra il valore dei contratti pluriennali e quello della tariffa, se superiore, direttamente ai consumatori, con il taglio delle bollette. Ridurre i costi di commercializzazione porterebbe vantaggi a tutti gli utenti, sia quelli del mercato libero che quelli del mercato tutelato, ma l'Arera avverte che servirà una norma di legge per destinare agli utenti parte degli extra-profitti. Le associazioni di consumatori lo chiedono da tempo. Il Codacons, ad esempio, ha dichiarato: «È doveroso non solo destinare parte degli extra-profitti agli utenti per indennizzarli anche solo parzialmente degli immensi danni economici subiti, ma chiediamo al governo di innalzare l'aliquota della tassa a carico delle società energetiche, portandola almeno al 60%, così da trovare risorse aggiuntive per contrastare il caro-bollette».