40% in più per l'elettricità e 31% per il gas: sarebbero questi i rincari delle bollette previsti per l'autunno. Lo dichiara il ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani. Il governo sta cercando di fronteggiare l'ingente spesa che graverà sui cittadini con tre opzioni: un intervento sull'Iva pagata dai consumatori, una misura una tantum per "scongiurare" l'aumento di ottobre o l'utilizzo di parte dei fondi per le aste dei diritti per le emissioni di CO2 .
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Taglio dell'Iva
Il taglio dell'Iva è l'intervento più costoso, ma è già stato utilizzato in passato e metterebbe d'accordo molti partiti della maggioranza.
Fondi per le emissioni CO2
La seconda opzione è quella di utilizzare i fondi per le aste dei diritti per l'emissione di CO2, una misura già usata per il terzo trimestre: si tratta di impiegare i proventi delle aste Ets (i diritti che le imprese pagano sostanzialmente a fronte delle emissioni di CO2) per abbassare temporaneamente gli oneri di sistema e in questo modo compensare almeno parzialmente il rialzo della componente energia. Ogni anno, la Ue assegna una quota di diritti ai paesi membri che li mettono all'asta alle imprese più inquinanti: per legge, la metà degli incassi è destinata alle rinnovabili e potrebbe essere usata per coprire una parte degli incentivi che gli italiani pagano in bolletta per le energie verdi (13 miliardi all'anno). Per il 2021 è previsto un incasso attorno ai 2,5 miliardi.
Intervento sporadico
In ultimo, la terza alternativa, ancora da definire, è l'intervento sporadico per ridurre in tempi rapidi gli oneri in bolletta.