Bollette, energia tagliata per un anno: luce razionata per 3 o 4 ore al giorno. Extra-profitti, tassa del 33%

Prelievo sull'utile dei gruppi energetici per le famiglie in affanno. Russia, crollano i ricavi: -13% in un mese

Bollette, energia tagliata per un anno: luce razionata per 3 o 4 ore al giorno. Extra-profitti, tassa del 33%
Bollette, energia tagliata per un anno: luce razionata per 3 o 4 ore al giorno. Extra-profitti, tassa del 33%
di Gabriele Rosana
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Mercoledì 14 Settembre 2022, 06:03 - Ultimo aggiornamento: 22:56

Il piano adesso c'è, e pure i numeri sono al loro posto. La corrente elettrica sarà razionata per 3-4 ore al giorno per un anno. La Commissione accelera sulle misure contro il caro energia, mentre anche la Russia inizia a soffrire le sanzioni. Le vendite di petrolio e di gas di Mosca sono ai minimi degli ultimi 14 mesi. Bruxelles ha adottato ieri la bozza di regolamento per combattere il caro-bollette che Ursula von der Leyen presenterà oggi a Strasburgo davanti alla plenaria dell'Eurocamera: oltre a un taglio obbligatorio dei consumi di corrente del 5% nelle ore di punta (e un obiettivo di riduzione generale del 10%), che entrerebbe in vigore già a inizio ottobre, si prevede in particolare un contributo di solidarietà temporaneo di almeno il 33% sugli extra-profitti al lordo delle imposte 2022 dell'industria fossile (petrolio, gas e carbone) e delle raffinerie, sulla cui effettiva applicazione si lascerà discrezionalità agli Stati membri. E, infine, un limite ai ricavi fissato a 180 euro al megawattora per le compagnie energetiche che usano fonti comparativamente più economiche del metano per produrre elettricità, quindi rinnovabili e nucleare.

Entrambi i prelievi andrebbero poi utilizzati per finanziare i sostegni per famiglie e imprese in difficoltà.

Sono queste, in sostanza, le tre misure sopravvissute al tira-e-molla fra i governi e Bruxelles a partire dalla lista di cinque punti avanzata una settimana fa dalla Commissione: servirà ancora del lavoro a livello tecnico, anche con le autorità di vigilanza bancaria, per mettere a punto i sostegni alla liquidità delle utility dell'energia e la proroga oltre la scadenza del 31 dicembre prossimo delle maglie larghe del quadro temporaneo sugli aiuti di Stato. È invece fuori gioco (per ora) il tetto al prezzo del gas su cui l'Europa continua a dimostrarsi spaccata, sia nella versione limitata al metano russo (ieri bocciata di nuovo dall'Ungheria), sia in quella (spinta da Italia e Belgio) generalizzata e valida per tutte le importazioni Ue. Il price cap tornerà all'esame dei leader riuniti il 6-7 ottobre a Praga per un Consiglio europeo informale.

I dettagli

I dettagli dell'iniziativa con cui Bruxelles vuole mettere un freno immediato ai prezzi record dell'energia saranno svelati questa mattina da von der Leyen, che a partire dalle 9 pronuncerà nell'emiciclo del Parlamento europeo l'annuale discorso sullo stato dell'Unione, con la first lady ucraina Olena Zelenska come ospite d'onore. Il testo del regolamento finirà quindi sul tavolo prima degli sherpa dei Ventisette e poi dei ministri dell'Energia seguendo un iter legislativo speciale (senza il coinvolgimento degli europarlamentari): i rappresentanti dei governi dovranno approvarlo a maggioranza qualificata alla prossima riunione straordinaria convocata per venerdì 30 settembre. In mezzo, due settimane piene di negoziati; un tempo sufficiente, spiegano fonti diplomatiche, per appianare le ultime divergenze.

In particolare quelle sull'obbligatorietà dei razionamenti di luce: intervenendo alla plenaria di Strasburgo, ieri la commissaria all'Energia Kadri Simson ha chiarito che l'obiettivo della contrazione della domande del 5% sarà vincolante e «ci permetterà di allentare lo stress sulla produzione di elettricità, ridurre il consumo di gas e avere un effetto positivo sui prezzi», ma ha assicurato che «daremo ai Paesi membri la flessibilità di progettare le proprie misure come meglio credono». E flessibilità è proprio quello che varie capitali hanno già cominciato a invocare, invitando la Commissione a «ripetere quanto già fatto con il piano di risparmio del gas concordato a fine luglio, che fissa obiettivi condivisi ma lascia poi a ciascun Paese la decisione di come muoversi, in base alle specificità di ciascuno». Anche il prelievo temporaneo a carico delle compagnie dell'oil&gas - che, secondo le analisi di Bruxelles, hanno incassato profitti in molti casi superiori del 20% alla media degli ultimi tre anni - si vedranno applicare il prelievo. Tra i Ventisette, però, c'è chi vi vede «una natura sostanzialmente fiscale», il che farebbe scattare il voto all'unanimità. Intanto la procura di Roma ha aperto un'inchiesta sugli extraprofitti delle imprese energetiche raggiunti con gli aumenti dell'energia derivanti dagli oltre 200 giorni di guerra in Ucraina. Infine, la Procura ha incaricato la Guardia di Finanza di redigere un'informativa che possa far luce sulla questione. Il procedimento, per il momento, è ancora senza indagati o ipotesi di reato. 

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