Bollette e caro prezzi, dal latte alla benzina fino ai quaderni: i rincari d'autunno che frenano i consumi

Gli effetti negativi sulla spesa delle famiglie possono annullare la ripresa economica in corso

Bollette, latte, quaderni, libri e benzina: il balzo dei prezzi d autunno che frena i consumi
Bollette, latte, quaderni, libri e benzina: il balzo dei prezzi d’autunno che frena i consumi
di Michele Di Branco
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Venerdì 2 Settembre 2022, 21:50 - Ultimo aggiornamento: 3 Settembre, 00:53

Prima i rincari a tre cifre per i voli all’estero, la corsa della benzina che non si arresta, il caro-vacanze che non ha risparmiato nemmeno le pensioncine o la serata in pizzeria. Poi l’imminente ripresa della scuola con i suoi costi obbligati e la prospettiva dei maggiori consumi energetici nei prossimi mesi. L’inflazione alle stelle dopo aver reso rovente l’estate degli italiani ora rischia di condizionare pesantemente l’autunno. E di influire negativamente sulle scelte e sulle spese delle famiglie, andando ad annullare quella ripresa dei consumi che ha caratterizzato la prima parte dell’anno. In particolare gli aumenti energetici, uniti alla scarsità di alcune materie prime, rischiano di avere effetti pesanti sugli scaffali dei supermercati (è di queste ore l’allarme sul latte). Mentre sul fronte scolastico oltre ai libri i rincari riguarderanno tutti i prodotti necessari dai quaderni ai pennarelli. 

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ALIMENTARI. Olio di semi da record, con burro e uova

Se il record dell’aumento spetta ai prezzi dell’olio di semi (+63%) per le difficoltà di importazione dall’Ucraina, il caro energia si scarica a valanga sul carrello della spesa con rincari che vanno dal 34% per il burro al 15% per le uova. È quanto emerge dallo studio della Coldiretti che ha stilato la black list degli aumenti sulla base delle rilevazioni Istat sull’inflazione ad agosto.

I numeri dicono che i beni alimentari salgono addirittura del 10,2% rispetto al 2021. Tra i prodotti che fanno segnare il maggior aumento dei prezzi c’è la margarina con un +24%, seguita dalla farina (+23%), il riso (+22%) e la pasta (+22%). Ma l’inflazione non risparmia neppure il latte conservato (+19%) che precede la carne di pollo, aumentata del 16% e le uova (+15%). E ora per il latte fresco si avvicina pericolosamente la soglia dei 2 euro al litro.

VIAGGI. Biglietti aerei con aumenti a tre cifre

Il rialzo di prezzi e tariffe registrato ad agosto si è abbattuto anche sugli spostamenti estivi degli italiani, attraverso fortissimi incrementi dei listini. Secondo i calcoli di Assoutenti, infatti, chi ha deciso di partire nel corso del mese scorso ha speso, rispetto all’anno precedente, il 128,1% in più per i biglietti aerei dei voli internazionali, mentre i voli nazionali sono rincarati dell’8,1%. Per le tariffe dei traghetti, gli aumenti ad agosto sono stati nell’ordine del 6,6%. Alle stelle anche i costi delle auto a noleggio che, in base all’ultimo dato Istat disponibile, sono aumentati quasi del 25%. Aumenti medi del 10-15% anche per i taxi e per biglietti e abbonamenti dei trasporti locali per chi ha scelto di visitare le principali capitali europee. Ed in particolare Londra, Parigi e Madrid.

CARBURANTI. Ora è bonaccia, l’incognita delle accise

Agosto dispendiosissimo, come nei mesi precedenti peraltro, per chi ha scelto di muoversi in automobile, con il gasolio che ad agosto è costato in media il 18,2% in più rispetto alla scorsa estate. In aumento dell’8,8% la benzina, con punte fino al 40,1% per altri carburanti come gpl e metano. La situazione, però, da alcune settimane, si sta un po’ raffreddando. Secondo l’elaborazione di Quotidiano Energia dei dati comunicati dai gestori all’Osserva-prezzi del Mise aggiornati a ieri, il prezzo medio nazionale praticato della benzina in modalità self si è ridotto a 1,773 euro/litro (1,775 il dato precedente). Il prezzo medio praticato del diesel self va a 1,858 euro/litro (1,856 il valore di ieri). Il taglio delle accise di 30 centesimi è stato prorogato fino al 5 ottobre: resta l’incognita di cosa succederà dopo.

RISTORANTI E BAR. Cenare fuori e l’aperitivo costano di più

Guardando alla top 10 delle sole voci legate alle vacanze, secondo le elaborazioni dell’Unione italiana consumatori, guidano la classifica dei rincari alberghi e motel, con un aumento del 16,6%, seguiti dalle pensioni (+9,4%) e dai pacchetti vacanza in Italia (+5,7%). Il caro-prezzi non risparmia nemmeno chi sceglie di andare a pranzo o cena fuori: costa di più mangiare al ristorante (+4,8%), ma anche optare per un pasto in pizzeria (+5,4%). Non va meglio se si sceglie l’opzione frugale: un hamburger al fast food o un take away sono saliti di prezzo del 5,2%. Si deve sborsare di più anche per un gelato o un dolcetto in pasticceria o una bibita ghiacciata al bar, con rincari che vanno dal 2,4 al 3,6%. E ora le associazioni di settore paventano ulteriori aumenti legati ai costi energetici: c’è chi ha iniziato a far pagare il servizio al tavolo.

BOLLETTE. Nuova stangata dopo la folle corsa del gas

Ogni famiglia italiana si ritrova a pagare 1.231 euro in più rispetto al 2020 solo per le bollette di luce e gas, con la spesa per l’energia salita nel biennio 2021-2022 complessivamente del +92,7%. I dati arrivano da Assoutenti. Nel 2020 una famiglia media ha speso 785 per il gas, 542 euro per la luce, per un totale di 1.327 euro. Nel 2021, a causa dei forti aumenti scattati a partire dall’ultimo trimestre dell’anno, la bolletta del gas ha raggiunto i 1.162 euro a nucleo, 802 euro quella della luce (per un totale di 1.964 euro a famiglia). Nel 2022, per effetto dei rincari delle tariffe e nonostante le misure del governo, la spesa complessiva per l’energia sale a 2.558 euro a nucleo (1.516 euro per il gas, 1.042 euro per la luce). Ma il peggio probabilmente deve ancora arrivare, perché i prezzi raggiunti dal gas nelle ultime settimane sono destinati a scaricarsi sulle prossime bollette.

SCUOLA. Salasso in vista dai libri di testo ai pennarelli

Il ritorno sui banchi degli studenti rischia di tradursi in un salasso per i genitori. Alla vigilia della riapertura delle scuole, Coop Alleanza 3.0 ha tracciato il quadro dei rincari e, sulla base dei dati affluiti da oltre 350 negozi presenti in 9 regioni, la più grande cooperativa di consumatori in Italia evidenzia un trend al rialzo per i prezzi di riferimento del corredo scuola che, esclusi i libri di testo, si attesta su un +6-8% nel 2022. Prezzi in salita dunque per quaderni, pennarelli, pastelli, matite, penne, forbici, gomme e altri materiali didattici necessari. «Anche se i rincari che registriamo sulla fornitura di prodotti del paniere scuola disegnano una curva meno allarmante rispetto al resto della spesa, è prevedibile un impatto forte sulle famiglie» osserva Mario Cifiello, presidente di Coop Alleanza 3.0.

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