"Un salasso per le tasche degli italiani – sottolinea Uecoop in una nota - in un momento in cui le famiglie organizzano le risorse per riuscire ad andare in vacanza grazie al calo dei contagi da Covid e la progressiva cancellazione delle limitazioni a spostamenti e aperture.
Sul territorio italiano ci sono differenze a seconda che si faccia il pieno in una pompa servita o self service, che ci si trovi o meno sulla rete autostradale oppure che ci si fermi in una cosiddetta pompa bianca non controllata dai grandi marchi del petrolio".
"In Italia – ha evidenziato Uecoop - il costo dei carburanti che segue sempre in maniera rapidissima l'aumento del prezzo mondiale del petrolio, che rimane sui massimi degli ultimi anni sui mercati asiatici, mentre non altrettanto velocemente retrocede quando le quotazioni dell'oro nero scendono. Una situazione che ha pesanti ripercussioni sui bilanci di imprese e famiglie e rappresenta un freno alle possibilità di rilancio del Paese con l'avanzare della campagna di vaccinazione".
"Oggi un litro di benzina costa il 16% in più rispetto allo stesso periodo del 2020, mentre per il gasolio si spende il +15,5% - ha affermato il presidente di Codacons, Carlo Rienzi – Questo significa che per un pieno di benzina un automobilista spende oggi 11,2 euro in più rispetto allo scorso anno, +10 euro per un pieno di gasolio". "Aumenti che determinano una vera e propria stangata per le tasche dei consumatori: solo per i maggiori costi di rifornimento, una famiglia deve mettere in conto un aggravio di spesa da +270 euro annui a causa dei rincari senza sosta di benzina e gasolio", ha concluso Rienzi.