Assegno unico 2023, ecco il nuovo simulatore Inps per il calcolo dell'importo: come funziona (e come aumentare l'importo)

Nel 2023, spiega un messaggio dell'Inps, sono stati incrementati gli importi spettanti ai minori, entro il primo anno di vita, e ai nuclei familiari numerosi

Assegno unico 2023, ecco il nuovo simulatore Inps per il calcolo dell'importo: come funziona (e cosa cambia)
Assegno unico 2023, ecco il nuovo simulatore Inps per il calcolo dell'importo: come funziona (e cosa cambia)
di Marta Giusti
4 Minuti di Lettura
Martedì 4 Aprile 2023, 09:47 - Ultimo aggiornamento: 26 Aprile, 11:48

Arriva il nuovo simulatore dell'assegno unico per i figli che guida le famiglie per il calcolo dell'importo che sarò corrisposto nel 2023 sulla base delle nuove regole introdotte con la legge di Bilancio. Nel 2023 infatti, spiega un messaggio dell'Inps, sono stati incrementati gli importi spettanti ai minori, entro il primo anno di vita, e ai nuclei familiari numerosi, sono stati stabilizzati gli aumenti effettuati nel corso del 2022 in favore dei figli disabili maggiorenni ed è stato confermato l'incremento dell'eventuale maggiorazione transitoria per i nuclei con figli disabili. Il simulatore è accessibile dall'utente senza autenticazione al link https://servizi2.inps.it/servizi/AssegnoUnicoFigli/Simulatore.

Assegno unico, il nuovo simulatore

L'applicazione propone all'utente una serie di domande in successione che cambiano dinamicamente in base alle risposte via via fornite, evitando di presentare quesiti non inerenti.

Saranno inoltre visualizzati dei messaggi di errore qualora una risposta sia incompatibile con quelle precedenti. Al termine della simulazione verrà visualizzato l'importo calcolato, utilizzando le informazioni dell'utente, senza un confronto con quanto risulta nelle banche dati dell'Istituto. L'Inps sottolinea che la simulazione non comporta la presentazione della domanda. Per chiedere l' Assegno Unico, infatti, è necessario accedere alla apposita procedura disponibile sul sito web Inps, utilizzando le credenziali (Spid, Cns, Cie), oppure tramite Patronati e Contact Center.

Le funzionalità

Per supportare patronati e cittadini nella presentazione della domanda di assegno unico, nella consultazione dell'avanzamento dell'istruttoria e per la gestione delle istanze, sono state introdotte alcune nuove funzionalità. In particolare, nei casi di decesso del genitore richiedente o decesso di entrambi i genitori è ora possibile presentare domanda di subentro come «genitore affidatario», «tutore del figlio» o «figlio maggiorenne». Si specifica, inoltre, che i casi di decesso dell'altro genitore, rispetto al richiedente l' assegno unico, verranno gestiti d'ufficio con l'automatico aggiornamento degli importi, senza la necessità che sia presentata un'ulteriore domanda.

Come aumentare l'importo

Come aumentare l'importo dell'assegno unico? Da sabato primo aprile sarà possibile aggiornare l’attestazione Isee. L'effetto? Si avrà diritto a un maggior numero di bonus e agevolazioni. Perché molte delle prestazioni erogate dall'Inps sono legate alla situazione economica della famiglia che le percepiscono. 

Da sabato 1° aprile sarà possibile ricorrere all’apposito servizio disponibile nell’area personale MyInps per richiedere un nuovo Isee. Nella sezione si potrà sostituire il nuovo importo con quello richiesto a inizio anno. Altrimenti, dal lunedì successivo, ci si potrà rivolgere al patronato. In tal caso si avrà bisogno di tutti i documenti necessari ai fini della richiesta dell’Isee corrente.
 

Cos’è e a cosa serve l’Isee corrente

L’Isee è l’attestazione che certifica la situazione economica del nucleo familiare prendendo in considerazione redditi e patrimoni riferiti a due anni prima. Si può richiedere sia in caso di peggioramento della situazione reddituale che per quella patrimoniale. La richiesta può essere avanzata dal 1° aprile di ogni anno. Chi può avanzare la domanda? Coloro che tra il 2021 (periodo preso in esame nell’Isee 2023 ordinario) e il 2022 hanno subito un peggioramento della condizione patrimoniale.

Chi può richiedere l’Isee

Dal 1° aprile è possibile richiedere l’Isee corrente e così aggiornare i dati patrimoniali al 31 dicembre 2022 (anziché 2021) laddove rispetto all’Isee ordinario ne risulti una riduzione superiore al 20% del patrimonio complessivo del nucleo familiare. Ciò vale tanto per i patrimoni immobiliari che mobiliari (in tal caso, quindi, bisognerà reperire la documentazione riferita a saldi e giacenze aggiornate al 31 dicembre 2022).

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