Parte lento l’assegno unico per i figli. Si tratta della misura “ponte” per dare un contributo che parte da 167,5 euro al mese per ogni minore, alle famiglie con figli che oggi non percepiscono gli assegni per il nucleo familiare. Si tratta in particolare dei lavoratori autonomi e di coloro che percepiscono il reddito di cittadinanza. Secondo i dati dell’Inps, aggiornati a venerdì scorso, le domande complessivamente presentate sono state 352 mila.
All’interno di questi 352 mila nuclei familiari, sempre secondo le richieste pervenute all’Istituto nazionale di previdenza, ci sono 596 mila minori.
Un altro aspetto interessante che emerge dai dati dell’Inps, è la distribuzione territoriale delle domande per l’assegno per i figli pervenute fino ad oggi. La maggior parte delle richieste sono arrivate dalla Lombardia (più di 57 mila nuclei familiari all’interno dei quali ci sono 102 mila minori). Insomma, siccome l’assegno viene erogato in base all’Isee, che misura la ricchezza di una famiglia, e al numero di figli, sai sarebbe potuto immaginare che le domande, come accaduto per il Reddito di cittadinanza, si concentrassero al Mezzogiorno. Ed in effetti la seconda Regione per richieste, è la Campania, con 45 mila famiglie richiedenti l’assegno per 75 mila minori, seguita dalla Sicilia, con 37 mila domande di altrettanti nuclei familiari per 62 mila minori. Al quarto posto c’è il Lazio con 33 mila domande per 54 mila minori. Probabile che sul dato della Lombardia incida l’alto numero di Partite Iva. Gli autonomi, infatti, sono i principali beneficiari della misura. Come detto per fare domanda c’è tempo fino alla fine di settembre. Chi rispetterà i tempi otterrà gli arretrati a partire da luglio.
Le domande
Dopo il 30 settembre le domande potranno essere presentate ancora, ma si avrà diritto solo alle mensilità non ancora scadute. La richiesta va fatta all’Inps, che ha previsto una procedura semplificata. Ma comunque, nel caso si volesse provvedere da soli senza l’aiuto di Caf o commercialisti, sarà necessario dotarsi di Spid. L’assegno, come detto, spetta a tutti coloro che non percepiscono l’assegno per il nucleo familiare. Per poterlo richiedere bisogna avere un Isee massimo di 50 mila euro. Gli importi dell’assegnano variano sia in base all’Isee che al numero di figli. Per ciascun minore l’importo base è do 167,5 euro, che diventano 335 euro nel caso di due figli, 653 euro nel caso di tre figli, 871,5 euro nel caso di quattro figli e 1.089 euro nel caso di cinque. Oltre il quinto figlio vengono aggiunti 217,8 euro mensili per ogni altro minore.
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