Reti elettriche e pannelli, uno scudo contro l'effetto volatilità

Reti elettriche e pannelli, uno scudo contro l'effetto volatilità
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Mercoledì 2 Novembre 2022, 11:17 - Ultimo aggiornamento: 24 Febbraio, 22:38

Interventi pubblici, politica fiscale e crescita secolare.

C’è tutto questo dietro le prospettive promettenti, ancora per molti anni, delle infrastrutture quotate. Una scommessa che permette anche di ripararsi dalla volatilità. Partiamo dall’elettrificazione, spiega Nick Langley, portfolio manager di ClearBridge Investments, Gruppo Franklin Templeton. L’elettricità generata nel mondo entro il 2050 sarà almeno il doppio di quella odierna, saranno perciò necessarie altre fonti di energia e un’espansione della trasmissione. Aggiungere due veicoli elettrici in un’area dedicata a risorse per i servizi equivale ad aggiungere un’altra abitazione. Entro il 2030 pertanto gli Usa devono estendere la rete di trasmissione del 60% e triplicarla entro il 2050 per arrivare all’azzeramento delle emissioni. Nel complesso si dovranno impiegare almeno 2,5 trilioni incrementali di dollari entro il 2030. È troppo tardi per investire in infrastrutture? Non lo è, risponde Langley.

Per vari motivi.

LA POLITICA DI GOVERNO

Primo, la politica di governo. È sempre opportuno investire seguendo la direzione della politica di governo. E poiché al momento la sicurezza energetica è il principale propulsore della politica, per realizzarla sarà necessaria un’intensa attività di costruzioni. Del resto, i prezzi alle stelle del gas e la contrazione delle forniture hanno puntato i riflettori sull’importanza dell’investimento nell’energia e della sicurezza energetica. Secondo, la politica fiscale: non è opportuno andare contro la politica fiscale. In altre parole, è saggio investire lì dove affluisce il denaro del governo. «E va ricordato – osserva Langley – che l’Inflation Reduction Act promulgato negli Stati Uniti il 16 agosto è la legge sul clima più pertinente nella storia del paese e siano convinti che porterà a una profonda trasformazione nel settore». Il terzo motivo è la crescita secolare. La forte necessità di spesa per infrastrutture è l’elemento portante della crescita per il prossimo decennio e oltre. Il presidente Biden vuole ridurre del 50% le emissioni negli Stati Uniti entro il 2030, arrivando a generare metà dell’energia Usa da impianti solari entro il 2050. Per tutto ciò saranno necessari investimenti in infrastrutture per la trasmissione dell’elettricità per quasi 320 miliardi di dollari entro il 2030. Senza contare gli investimenti necessari in Europa

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