Quali sono le aspettative dei grandi investitori nazionali e internazionali su Roma? La domanda è stata posta direttamente a loro. Fabrica sgr e Scenari Immobiliari hanno condotto una ricerca sul campo intervistando oltre cento investitori, un terzo nazionali e due terzi internazionali, per conoscere la loro opinione sull’attrattività di Roma, ora e in prospettiva al 2030, sui mercati e sulle aree più attrattivi. Quali sono state le risposte? Il centro è risultato l’ambito privilegiato considerando il settore alberghiero, ma molto interessante anche in tema di residenze e uffici. Per il terziario è il quartiere dell’Eur a rappresentare la zona più attrattiva, un quartiere che in termini ampi comprende anche Cristoforo Colombo, Torrino e Laurentina. Per quanto riguarda il residenziale, la zona semicentrale è vista dagli operatori come la più interessante, discorso che vale in maniera ancora più rilevante per lo student housing. In questo caso, hanno spiegato, diventa necessario collocarsi nei pressi delle università, ma anche vicino a fermate della metropolitana o stazioni ferroviarie, e non sono molte le aree disponibili con queste richieste. Secondo gli operatori, per la Grande distribuzione organizzata (centri commerciali, supermecati) è la periferia l’ambito urbano preferito, con un buon risultato anche per il centro, con riferimento a retail e commercio anche per le famiglie, non solo per i turisti.
La logistica procede con logiche di livello nazionale, pertanto sono attrattive le grandi intersezioni autostradali, l’asse verso l’aeroporto, ma anche le zone semicentrali con riferimento alle strutture “last mile” in appoggio ai grandi centri logistici. Infine, è stato chiesto al campione intervistato quale tipologia di operazione immobiliare potrebbe essere più di altre in grado di diventare motori di trasformazione della città.