Itabus corre verso il Sud: saranno più facili i collegamenti tra regioni

Un bus di Itabus. Due i prototipi: il Man Lion s coach, vincitore del premio Coach of the year 2020 , e il Neoplan Skyliner, per i viaggi su due piani
Un bus di Itabus. Due i prototipi: il Man Lion’s coach, vincitore del premio “Coach of the year 2020”, e il Neoplan Skyliner, per i viaggi su due piani
di Rosario Dimito
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 3 Novembre 2021, 14:14 - Ultimo aggiornamento: 4 Novembre, 14:07

Itabus corre veloce dopo cinque mesi dal suo debutto sulle strade italiane. Il nuovo operatore privato su gomma di trasporto a lunga percorrenza ha basato la sua strategia sulla capillarità territoriale collegando i grandi centri urbani, gli snodi infrastrutturali del Paese (ne sono un esempio le fermate nei pressi delle grandi stazioni adibite all’Alta Velocità) e al contempo i piccoli centri.

SEGRETO INTERNET VELOCE

La società, fondata da Flavio Cattaneo, Luca di Montezemolo e altri imprenditori italiani, ha venduto già circa 500 mila biglietti e stanno per fare il loro ingresso in flotta nuovi bus Man: 20 a novembre, 30 in primavera ed entro l’estate la flotta conterà già il 50% dei 300 mezzi previsti. «La crescita dei bus equivale a una implementazione del network: Itabus avvierà i collegamenti da Brescia verso il centro Sud, da Verona verso Roma e il Meridione, viaggi fra Torino e Genova, presto sarà servita anche Taranto», dice Francesco Fiore, uno degli ad. «E poi la Sicilia: collegamenti verso Messina, Palermo e le destinazioni più importanti dell’isola a partire dalla primavera 2022. I mezzi Itabus, infatti, si imbarcheranno a Villa San Giovanni e da lì raggiungeranno l’isola offrendo un nuovo e innovativo servizio di trasporto». Nuovi traguardi in vista, senza dimenticare quelli già raggiunti, come le oltre 70 città toccate fino ad oggi e i 42mila km percorsi ogni giorno lungo le strade d’Italia. «Altro elemento chiave del successo di Itabus è la connessione di bordo gratuita: grazie all’accordo con Tim tutti i viaggiatori possono connettersi al WiFi 4-5G di bordo», aggiunge Enrico Zampone, l’altro ad. Secondo rilevazioni aziendali, vengono fruiti quotidianamente circa 10 GB ossia 300 GB mensili per ogni autobus; dalla partenza del servizio Itabus questi numeri equivalgono a 60 terabyte di traffico internet. Questo elemento testimonia la stabilità e la qualità della connessione internet offerta, che non subisce interruzioni o rallentamenti grazie alle soluzioni innovative e distintive adottate da Itabus, che rappresentano un unicum nel mondo dei trasporti. Un’azienda che attira gli under 30 come viaggiatori, oltre ai turisti. «Basti pensare che da luglio a settembre sono raddoppiati i viaggiatori stranieri che hanno preso Itabus per godersi le vacanze in Italia» fanno sapere Fiore e Zampone.

«Più dell’80% dei viaggiatori acquista dal sito, e sono già in 6 milioni i visitatori del sito internet. Sito sul quale, presto saranno in vendita anche gli esclusivi carnet: pacchetti di viaggio a prezzo scontato, acquistabili per specifiche tratte. Da sottolineare, poi, le diverse partnership di mobilità integrata che l’azienda sta sviluppando per garantire un servizio completo ai suoi viaggiatori. Enjoy per le auto o Helbiz per le e-bike ed i monopattini elettrici, sono formule che consentono ai passeggeri Itabus di completare anche l’“ultimo miglio” del percorso. Un settore, quello del trasporto su gomma a lunga percorrenza, che potrà estendersi ancora grazie a Itabus e alla recente normativa che incentiva la concorrenza. Nonostante persista un indice di riempimento all’80% e Itabus non ha mai preso un euro dallo Stato, al contrario del Tpl che viaggia con capienza al 100% ben supportato dal pubblico. Per effetto dell’intervento del governo e dell’Art che lo richiedeva dal 2017, alla Camera è stato convertito in legge il decreto che regola il mercato della lunga percorrenza, fino a poco tempo fa legato a norme figlie delle concessioni. Un passo avanti a beneficio del mercato e dei viaggiatori.

DISTANZE TRA CAPOLUOGHI

La riforma, che dovrà passare al Senato, ha introdotto una distanza minima di percorrenza per i servizi a media-lunga percorrenza: 250 chilometri (così come in altri paesi europei), mentre prima vi era l’obbligo di servire almeno tre regioni e questo non dava la possibilità di vendere biglietti tra fermate intermedie nei capoluoghi della stessa regione (cosa che già avveniva nel mercato dell’Alta Velocità). Questa novità è una svolta per gli utenti, che avranno maggiore possibilità di scelta. Basti pensare a certe regioni italiane: Puglia, Campania, Calabria, con vaste distanze fra città; questa nuova normativa migliorerà i viaggi dei cittadini. Altro dato di rilievo, introdotto dalla nuova legge, è quello relativo al processo autorizzativo per l’apertura di una nuova tratta (o della modifica di una tratta esistente): questo passaggio prima necessitava di un iter di mesi, ora il processo è stato snellito per rispondere al meglio alle esigenze dei consumatori ed in generale della domanda. Ora si attende l’ok del Senato dove il governo dovrà dimostrare di non subire pressioni da forze retrograde ostili al miglioramento.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

© RIPRODUZIONE RISERVATA