Convertiplano in pista, pronto al decollo il gioiello aereo italiano. Si alza e atterra in verticale comeun elicottero

Convertiplano in pista, pronto al decollo il gioiello aereo italiano. Si alza e atterra in verticale comeun elicottero
di Pietro Romano
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Mercoledì 6 Luglio 2022, 12:07 - Ultimo aggiornamento: 23 Febbraio, 17:16

Una delle innovazioni tecnologiche più significative dell’attuale panorama aeronautico mondiale batte bandiera italiana.

È l’AW609, il convertiplano di Leonardo, al momento il più avanzato al mondo per il trasporto civile con gli Usa al primo posto nelle applicazioni militari con il V-22 “Osprey”. Ma che cos’è questo convertiplano? Un velivolo mezzo elicottero-mezzo aereo, in grado di unire la versatilità operativa propria dei mezzi ad ala rotante (decollo e atterraggio verticale) ai vantaggi in termini di elevate prestazioni tipici dell’ala fissa. Insomma, il convertiplano può decollare e atterrare verticalmente da qualunque area, anche non attrezzata come un eliporto. E lo può fare in tutte le condizioni meteo. Ma in crociera vola come un aeroplano turboelica per sicurezza, velocità, raggio d’azione, quota, comfort.

LE CARATTERISTICHE

 L’AW609 pesa al decollo circa otto tonnellate: la sua cellula è stata realizzata in moderni materiali compositi. Ospita da sei a nove passeggeri. Procede in crociera a 500 chilometri l’ora, il doppio degli elicotteri. Può salire fino a circa 8mila metri d’altitudine, grazie a una cabina pressurizzata e al sistema di protezione antighiaccio, e dispone di un raggio operativo di quasi 1.400 chilometri che diventano 2mila con dei serbatoi ausiliari.

Da Milano a Cortina il viaggio in convertiplano prenderebbe mezz’ora, da Milano a Londra intorno alle due ore. Nella realizzazione del convertiplano è coinvolta la maggior parte degli stabilimenti italiani di Leonardo per produrre struttura, fusioni, teste rotore, la trasmissione e l’integrazione avionica. La linea di assemblaggio finale è localizzata nello stabilimento di Filadelfia, negli Usa, dov’è già stata inaugurata la struttura riservata all’addestramento. Quanto al prezzo, il mensile specializzato “Aeronautica & Difesa” ipotizza una forchetta tra i 20 e i 30 milioni di dollari. Di certo è alta l’attesa del mercato. Lo ha rivelato l’indagine di MarketWatch su “Global and United States Tiltrotor (convertiplano in inglese, ndr) Market”, che prevede una impennata di richieste già nei prossimi cinque anni. A Leonardo ipotizzano di produrre e vendere alcune centinaia di convertiplani nei prossimi vent’anni/trent’anni.

LE RICHIESTE

L’AW609 è ormai in piena industrializzazione e, secondo indiscrezioni, sarebbe vicina la certificazione americana FAA, dopo la quale potranno cominciare le consegne. Oggi sono in completamento i primi due esemplari ma le richieste sono ben superiori. Il cliente di lancio sarà l’americano Bristow, uno dei maggiori operatori mondiali di elicotteri. La prima donna ad averlo pilotato in volo è stata Sheikka Mozah Bint Marwan Al Maktoum, degli Emirati Arabi Uniti. Il Giappone è interessato per collegare isole minori, a cominciare da Ogasawara, che dista circa mille chilometri da Tokyo e oggi è raggiungibile solo con venticinque ore di traghetto. In Australia l’attenzione è stata suscitata dalle possibilità di utilizzo in ambito sanitario per il trasporto di pazienti senza bisogno di trasferimenti aereo-ambulanza. Ma la flessibilità del convertiplano permette utilizzi che vanno dal trasporto passeggeri al supporto all’industria energetica, dal pattugliamento, la ricerca e il soccorso a operazioni di protezione civile.

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