Casa, i tassi salgono: ultima chiamata per il mutuo più conveniente

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di Francesco Bisozzi
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Mercoledì 5 Maggio 2021, 13:22 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 14:45

Ultimo treno per i mutui che convengono. Già perché i tassi continuano a salire, spingendo chi è in cerca di un affare ad accelerare. L’ultimo bollettino mensile dell’Abi sulla dinamica dei prestiti bancari è suonato come un campanello di allarme: il tasso medio sulle nuove operazioni per l’acquisto di abitazioni è salito a marzo all’1,37% (l’asticella a febbraio si era fermata all’1,30 mentre a gennaio era all’1,27%). Sempre l’Abi ricorda poi che nel quarto trimestre del 2020 la quota di acquisti di abitazioni finanziati con mutuo ipotecario è salita al 73,8% dal 71,5% del periodo precedente. Nello stesso periodo il rapporto fra l’entità del prestito e il valore dell’immobile è leggermente diminuito, posizionandosi al 76,7 per cento.

I TRIMESTRI

Oggi, sempre secondo il bollettino Abi, quasi il 90 per cento delle nuove erogazioni di mutui è a tasso fisso. Ma dopo l’estate, avvertono gli esperti, non è escluso un ritorno di fiamma per i prestiti a tasso variabile. Nell’ultimo trimestre del 2020 per acquistare un immobile del valore di 220 mila euro con un mutuo di 140 mila euro a 20 anni a tasso variabile lo spread medio di mercato si posizionava allo 0,8%, in linea con i trimestri precedenti, mentre per un omologo mutuo a tasso fisso lo spread medio si attestava allo 0,4%. Poi però nel primo trimestre 2021 gli indici Irs, utilizzati dalle banche per la determinazione delle loro offerte di mutuo a tasso fisso, hanno iniziato ad aumentare: incrementi che gli istituti di credito sono riusciti finora a tamponare da un lato sfruttando gli approvvigionamenti di liquidità dei mesi scorsi a costi più contenuti; dall’altro approfittando della domanda contenuta di nuovi mutui, che per effetto della pandemia non ha registrato picchi in questi ultimi mesi. Al più tardi verso ottobre, tuttavia, il vento potrebbe cambiare direzione e i mutui a tasso a fisso in quel caso rischiano di finire nel dimenticatoio.

Nell’attesa, tra le migliori offerte in campo segnalate da Muituisupermarket.it, una bussola per chi ha la necessità di comparare le proposte delle varie realtà bancarie, figura il mutuo a tasso fisso di Unicredit che per un mutuo di 200 mila euro destinato all’acquisto di una prima casa offre una rata mensile di 884,54 euro con Taeg allo 0,71 per cento. Per lo stesso tipo di mutuo Crédit Agricole chiede una rata di 901 euro circa (Taeg 0,94 per cento), Intesa Sanpaolo di 906 euro (Taeg 1,03 per cento) e Banco Bpm di 910 euro (Taeg 1,07 per cento). Con Bper invece la rata mensile per un mutuo fisso di 200 mila euro sale a 915 euro (Taeg 1,12 per cento), mentre con Bnl l’asticella si posiziona a 919 euro circa, con Taeg all’1,18 per cento. Infine Mps per un finanziamento della stessa tipologia propone 1.059 euro di rata mensile e un Taeg del 2,83 per cento.

LA NOVITÀ

 Importanti novità in arrivo poi per gli under 35, che presto potranno accendere un finanziamento per l’acquisto della prima casa senza dover versare un anticipo. Insomma otterranno un prestito pari al 100 per cento del valore dell’immobile e sarà lo Stato a garantire per loro. La misura, ha annunciato il premier Mario Draghi, verrà messa nero su bianco in un decreto legge attualmente in lavorazione. Con i 100 milioni di euro stanziati dal decreto Crescita per finanziare il Fondo prima casa per le giovani coppie, lo Stato oggi invece garantisce il 50 per cento dell’importo erogato per l’acquisto (o la ristrutturazione) con un tetto massimo del finanziamento fissato a quota 250 mila euro. Poi c’è il Fondo mutui prima casa gestito da Consap che può contare ancora su circa 200 milioni di euro di carburante, dopo averne consumati quattrocento. La nuova misura per i mutui garantiti al 100 per cento andrà dunque ad aggiungersi a queste due leve già attive, allo scopo di contrastare il calo vertiginoso dei prestiti ai giovani, crollati del 30 per cento secondo l’Abi dal 2008 al 2020.

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