Eni, annunciata e smentita la cessione di una nuova quota sul mercato

Eni, annunciata e smentita la cessione di una nuova quota sul mercato
1 Minuto di Lettura
Martedì 17 Marzo 2015, 15:17 - Ultimo aggiornamento: 15:18
È durata non più di una mezz'oretta l'ipotesi di una cessione lampo di azioni Eni da parte del Tesoro, sul modello di quanto già avvenuto per Enel. Una prospettiva evocata dal vice ministro dello Sviluppo economico Claudio De Vincenti. «Il punto chiave - ha detto - è che rimane una partecipazione di riferimento del pubblico perché sono imprese strategiche; quindi la quota che verrà messa sul mercato sarà limitata per mantenere un ruolo di riferimento dell'azionista, come quello fatto su Enel faremo qualcosa del genere anche su Eni» aveva detto secondo diverse agenzie di stampa De Vincenti. Il quale però ha poi fatto marcia indietro parlando di «un misunderstanding». «Intendevo riferirmi alla messa sul mercato già realizzata di una quota di Enel» ha spiegato.





Contemporaneamente è arrivata la secca smentita del ministero dell'Economia e delle Finanze. «Non è prevista la collocazione di quote Eni sul mercato» si legge in un comunicato. In realtà l'idea di una ulteriore cessione di azioni del colosso petrolifero è stata per lungo tempo nell'agenda del governo (ed anche del precedente). Ma il calo del titolo connesso al crollo delle quotazioni del greggio ha evidentemente suggerito di attendere tempi migliori. È stato anche sospeso il riacquisto di titoli propri, (buy back) che ritoccando verso l'alto la percentuale in mano pubblica avrebbe reso più agevole questa operazione. Il mese scorso invece il Mef, un po' a sorpresa, aveva ceduto il 5,7 per cento di Enel realizzando un incasso di quasi 2,2 miliardi.