L'allarme della Cgil: «A rischio 10mila posti letto negli ospedali dopo il via libera ai nuovi standard»

L'allarme della Cgil: «A rischio 10mila posti letto negli ospedali dopo il via libera ai nuovi standard»
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Mercoledì 6 Agosto 2014, 16:23 - Ultimo aggiornamento: 16:25
L'applicazione del regolamento sugli standard ospedalieri, approvato dalla Conferenza Stato-Regioni, potrebbe portare al taglio di 10mila posti letto. E' quanto risulta elaborando gli ultimi dati disponibili del Ministero della Salute relativi al 2012. I letti per malati acuti, infatti, sarebbero in surplus di circa 17mila unità, mentre sarebbero necessari ulteriori 6.500 posti letto per lungodegenze per raggiungere i parametri. Dalle cifre - che trovano conferma anche dal segretario nazionale della Fp-Cgil Medici Massimo Cozza - risulta che per rispettare il tetto previsto di 3,7 posti letto per 1.000 residenti (di cui “3” per gli acuti e lo “0,7” per riabilitazione e lungodegenze), il Servizio sanitario nazionale dovrà ancora effettuare una sforbiciata ai letti. L'Emilia Romagna e' la regione con il rapporto più elevato (4,67 posti letto per 1.000 residenti), mentre è la Campania quella con il rapporto inferiore (3,24 pl per 1.000 residenti).



Sono molto soddisfatto di come e' andata ieri la discussione in Conferenza delle Regioni, sia per gli esiti delle decisioni sul riparto sia per quanto riguarda l'approvazione del regolamento che accompagna il patto sulla salute. Credo sia la prima volta che le Regioni riescono a mettersi d'accordo autonomamente sul riparto, senza che il Governo debba intervenire". Cosi' il presidente della Regione Piemonte, e della Conferenza delle Regioni, Sergio Chiamparino, a margine di una conferenza stampa oggi a Torino.



"Un segnale importante - ha aggiunto - di come le Regioni possano rappresentare ancora un tassello fondamentale dell'architettura dello Stato. Per quanto riguarda invece il Piemonte - aggiunge Chiamparino - sono molto soddisfatto del lavoro fatto in questi due mesi dall'assessore Saitta e mi pare che stiamo dando segnali di governo forte in un settore che ne aveva davvero bisogno".
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