Leadership femminile, le aziende private al lavoro per colmare il gender gap. Di questo si è parlato nell’incontro online organizzato nell’ambito dei lavori del tavolo G20 Empower e a cui hanno partecipato i rappresentanti del network di oltre 400 advocates internazionali, i CEO delle principali aziende dei Paesi del G20. All’evento, presieduto dalla chair Paola Mascaro, si sono confrontati la global President di Mars Food, Fiona Dawson, e il vicepresidente dell’area Europa di Pfizer, Massimo Visentin, che hanno posto l’accento sulle best practice da mettere in campo per impegnarsi concretamente sul versante del gender gap e della leadership femminile. Nonostante i numerosi investimenti degli ultimi anni a favore della diversità e dell'inclusione, infatti, la situazione migliora molto lentamente: le donne costituiscono ancora solo il 5% circa degli amministratori delegati (BCG) e solo il 27% di tutte le posizioni manageriali (WEF), dati che non riflettono pienamente l'impatto della pandemia.
Leadership femminile
Proprio per velocizzare questo processo sono stati coinvolti i massimi responsabili delle più grandi aziende private che possono davvero dare un segnale concreto e fare la differenza.
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«So bene quanto sia importante fissare obiettivi chiari e misurarli e questo vale per l'uguaglianza di genere come per qualsiasi altra metrica aziendale. L'uguaglianza di genere fa bene alle imprese, fa bene alla nostra economia globale e fa bene alla società nel suo insieme», ha dichiarato Fiona Dawson, Global President Mars. «Nel momento in cui stabiliamo di voler attirare i migliori talenti e decidiamo di far sì che tutti i colleghi possano prosperare in un ambiente e in una cultura in cui la diversità e l'inclusione sono sostenute globalmente, i dati dovrebbero aiutare a definire le opportunità e a celebrare il successo verso il raggiungimento della parità», ha aggiunto Massimo Visentin, Vice President Europe cluster Pfizer.
«Il concetto di misurazione è il punto di partenza perché non si può migliorare ciò che non si misura. Grazie all’approccio pragmatico tipico delle aziende abbiano davanti a noi la grande opportunità di accelerare il cambiamento, individuando soluzioni e policy concrete verso una maggiore inclusione e valorizzazione dei talenti femminili anche alla luce di best practice aziendali già in essere in alcuni Paesi», conclude Paola Mascaro.