«Non è possibile che una donna non possa camminare per strada, magari vestita in un certo modo, senza ricevere commenti sessisti. Possibile che nel 2021 succede ancora il fenomeno del Catcalling?! Appena mi tolgo la giacca sportiva perché sto correndo e fa caldo devo sentire fischi e altre schifezze. Mi fa schifo e se sei una persona che lo fa, mi fai schifo».
Aurora Ramazzotti si sfoga sul suo profilo Instagram su un fenomeno ancora molto comune: il catcalling, ovvero le molestie verbali che avvengono in strada. Secondo uno studio della Cornell University del 2015 quasi l'80% delle ragazze intervistate in Italia aveva dichiarato di aver subito almeno un episodio di catcalling al di sotto dei 17 anni. Ma il suo esporsi, dall'alto dei suoi 2 milioni di follower, non fa altro che attirare critiche e commenti ancora più spiacevoli. E molti arrivano proprio da parte di donne.
Gli insulti
«Ma chi ti fischia?», le scrive qualcuno. «Ma chi ti pensa? «Parla come se fosse una bella ragazza», «Sarà peggio quando nessuno ti guarderà più», «Neanche fosse Miss Mondo». O ancora: «Da ragazzina piangevi perché eri brutta e ora ti lamenti». Decine e decine di commenti che per la figlia di Michelle Hunziker sono un vero colpo al cuore. Non solo perché ci sono donne che vivono il fenomeno del catcalling molto male: «Alcune non escono più, non vanno più in certe strade, non si vestono più in determinati modi - spiega Aurora - ma soprattutto perchè per molte persone sembra che ci siano dei requisiti per essere meritevoli di certe molestie. E io, visto che sono un cesso, non le merito. E la cosa più grave è che questi commenti arrivano dalle donne: come possiamo pensare di evolverci e di andare avanti se non ci aiutiamo tra di noi? Se non ne possono neanche parlare io che ho un seguito come potrebbero farlo altre persone?»
Il reato
Per molti Paesi lo street harassment è diventato un reato.