Le cartelle sbagliate
e i disagi per i brindisini

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Venerdì 11 Gennaio 2013, 18:03 - Ultimo aggiornamento: 22 Gennaio, 11:27
Sono Tiziana Ingrosso, dottore commercialista in Brindisi, mi difficile non commentare ci che si sta verificando in questi giorni a Brindisi. Fermo restando che la lotta all'evasione sacrosanta, il delirio che stanno vivendo i cittadini inaccettabile.
Cartelle di migliaia di euro che riguardano correttivi TARSU e ICI fioccano nelle case dei brindisini che, se hanno la sfortuna di non farsi trovare a casa dal postino, iniziano con la fila già dall'ufficio postale per il ritiro della raccomandata, per poi fare la spola tra uffici ABACO e Catasto, stringendo gelosamente il numerino della coda per paura di perderlo e vedersi sorpassare da decine e decine di persone in attesa. Per lavoro ho curato alcune di queste cartelle, ebbene su tre contribuenti ai quali veniva contestato un totale di imposta evasa e sanzioni per € 16.846,50, ciò che è stato accertato e che è finito nelle casse del

comune è d'importo pari a € 0! Errori nei dati catastali e comunali hanno creato angoscia e disagio nei contribuenti e a noi addetti ai lavori.

Orbene, mi chiedo come mai invece di sprecare tempo/denaro sia negli uffici che nei riguardi dei cittadini, non si inizia con il mettere a posto l'ufficio del

catasto urbano? Da anni ormai gli atti di trasferimento immobiliare sono inviati telematicamente dai notai (invio che l'acquirente paga) ma le visure catastali continuano a riportare dati errati. Perchè invece di mandare atti di ingiunzione di pagamento infondati il Comune non richiede al cittadino perentoriamente di comunicare i dati corretti per poi fare gli eventuali correttivi? I furbi, caro Sindaco, si sa ci sono ed è giusto stanarli ma, prima di iniziare le guerre,

controlli le armi a sua disposizione, perchè purtroppo il luogo comune che nell'amministrazione pubblica si beve tanto caffè ma si continua a dormire sta

diventando ormai uno status quo e i fatti lo dimostrano.

Tiziana Ingrosso


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