Istituzioni sorde, a Taranto
nessuno fa niente per i randagi

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Lunedì 4 Ottobre 2010, 16:16 - Ultimo aggiornamento: 16:17
Scrivo da Taranto per mettere in evidenza ancora una volta come l'uomo sia diventato il peggior nemico degli animali, perch continua ad uccidere in modo atroce cani e gatti randagi e a questo proposito mi riferisco agli ultimi eventi accaduti.
Il 25 settembre c'è stato un corteo a Roma per dimostrare contro la vivisezione degli animali e sebbene sia venuta gente da tutta Italia, con mio grande rammarico ho notato che nessuna rete televisiva e nessun giornale ha messo in evidenza questo fatto.



Certo il modo in cui vengono sezionate queste povere bestie per gli esperimenti non interessa a nessuno, nè ai sindaci che non rispettano le leggi non costruendo canili sanitari e non facendo sterilizzazioni, con la solita scusa che non ci sono soldi in cassa. Non interessa al prefetto, che non ha mai risposto alla nostra richiesta di essere ricevuti da lui. Non interessa al presidente della Provincia perchè dice che è un problema che non gli compete. Non interessa al presidente Vendola, perchè ha problemi più importanti da risolvere. Allora domando: a chi interessa fare qualcosa per queste bestie che vengono abbandonate, maltrattate, seviziate e uccise?



Concludo con la speranza che il nostro sindaco metta una mano sulla coscienza e cominci a pensare alla promessa fattaci 5 mesi fa, cioè quella di costruire dei parchi canili. Mi scuso per questo mio scritto, però sono 20 anni che noi animalisti combattiamo per la difesa di queste povere bestie senza mai ottenere nulla.

Lidia Pezzolla

Vice presidente associazione Anpa
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