«Fuori da reality e tv. Ora penso positivo»

«Fuori da reality e tv. Ora penso positivo»
di Claudia PRESICCE
5 Minuti di Lettura
Sabato 28 Agosto 2021, 05:00

Lo ha provato sulla sua pelle. Ha pensato quello che tutti pensano quando vengono travolti dalla vita: che niente cambia un destino avverso. Poi ha cominciato con la meditazione e tante altre tappe di un viaggio meraviglioso, fuori e dentro di sé, fino a quell’India sapiente che ti chiama quando sei pronto a seguire i suoi insegnamenti. Ha trovato così il segreto di una grande evoluzione, che sembra cosa facile, ma non lo è. Perché per capire se stessi e le proprie grandi potenzialità devi prima sapere e credere veramente che “La vita accade per te”. 

È questo infatti il titolo del libro che raccoglie l’esperienza di Walter Nudo, attore tra cinema e tv tra Italia e Usa, vincitore dell’Isola dei Famosi e, dopo 15 anni, del Grande Fratello Vip, anche presentatore, cantante, con un passato da atleta di arti marziali, pugile e pilota.
La storia di “La vita accade per te. Un viaggio alla scoperta della felicità” che verrà presentata oggi a Leuca, lunedì a Carovigno e martedì a Ceglie Messapica, è scritta come un romanzo. 

Nel 2016 Walter Nudo è sulla sua Harley Davidson in un’autostrada californiana e, mentre va al provino decisivo per una serie Tv americana, una ragazza con un mini suv gli taglia la strada scaraventandolo a terra con la sua moto. È l’inizio del libro e anche di un percorso verso una nuova consapevolezza di sé che lui ormai, da quando l’ha scoperta, cerca di condividere con gli altri. 

Cominciamo dall’inizio Walter: che cosa vuol dire “la vita accade per te”?

«Quando ci succedono cose non belle nella vita, come una grave malattia, un incidente, un licenziamento o anche un grave lutto, quando cioè ci sembra che la vita ci dia una sberla, noi ci chiediamo: perché è successo a me? E quando ci facciamo questa domanda inneschiamo dentro di noi delle risposte esplosive come una bomba: risvegliamo infatti delle credenze depotenzianti che ci portiamo dentro dall’infanzia, tutti. Ci diciamo cioè: mi è successo perché non valgo, non sono abbastanza, aveva ragione chi non credeva in me… Se invece inizio a pensare che la vita accada ‘per me’, significa che comincio a pensare che la vita è mia amica e che quindi è dalla mia parte e sta cercando di farmi crescere…».

E come si fa a vederla ‘amica’ quando intorno gira tutto contro?

«È questo l’innesco giusto, perché se in quel momento capisci che devi cercare che cosa ti sta dicendo la vita, troverai nuove risposte. Devi dirti: che cosa posso imparare da questo? Dopo aver avuto quell’incidente, due ictus e tanti altri gravi problemi ho fatto studi infiniti, dall’ipnosi alla psicologia, dalla meditazione a vari studi della mente, e ho scoperto che il nostro cervello non fa differenza tra ciò che è reale e ciò che è immaginario. Un esempio? Chiudiamo gli occhi e immaginiamo di trovarci davanti a uno strapiombo e che i nostri piedi arrivino proprio sull’orlo, davanti al vuoto mentre alcune pietre accanto ai nostri piedi cadono giù: arriva un senso di vertigine, di paura, anche se siamo comodamente seduti a casa nostra e lo abbiamo solo immaginato.

Questo perché il nostro cervello funziona così, non distingue il convincimento di un fatto dal fatto reale. Molte persone sono abituate a pensare male che il mondo sia contro di loro, che sono soli e più lo pensano e più diventa vero perché iniziano a credere a quello che immaginano, come pensare di stare sullo strapiombo. Invece se credi che la vita accade per te, che è tua amica e ti convinci sempre più di questo, saprai reagire guardando oltre alle cose negative, chiedendoti: che cosa di buono può venirne? Come posso migliorarmi dopo questo?».

Il libro che sembra un romanzo di formazione, ma per adulti, nasce infatti per raccontare un’evoluzione esportabile.

«Il libro è un viaggio intorno al mondo fino all’India, ma anche dentro di me. Chi leggerà il libro si ritroverà a fare un proprio viaggio interiore, e incontrerà sue emozioni forti e nuove scoperte di sé. Fidatevi del processo di crescita, lasciatevi andare. Non ho scritto queste pagine per fare vanto di me, ma per aiutare chi lo leggerà a compiere i miei stessi passi per stare meglio, per fare un viaggio dentro e diventare più libero. Mi sono ritirato dalla tv italiana che facevo prima, oggi vorrei soltanto andarci per spiegare a tutti come vivere meglio e far tirare fuori ad ognuno la propria natura, eliminando la sofferenza. È importante capire che il dolore resta, quello non si può cancellare, ma la sofferenza ulteriore intorno deve scomparire».

Come cominciare?

«Capire chi sei evitando i paragoni ad esempio. Come diceva Einstein il leone, la scimmia e il pesce rosso non possono confrontarsi su chi sale prima su un albero: perché ognuno ha una sua diversa natura e il pesce rosso sull’albero non potrà salire mai perché deve stare nell’acqua. In Occidente c’è l’idea che tutti devono avere successo e fare quello che la società impone, invece ognuno deve seguire la sua natura. Così io a 50 anni ho capito che nella vita voglio fare questo, aiutare le persone con i miei corsi, i prodotti ecc».

Il tuo viaggio in India ha rappresentato una tappa importante e dimostra che una persona “normale”, cioè non cresciuta in mezzo ai guru e alle filosofie orientali, può intraprendere questa strada.

«L’India ti chiama quando sei pronto, infatti poco prima facevo meditazione trascendentale che mi ha portato a ‘sentirmi’ sempre di più. Non basta arrivarci, devi essere predisposto: il maestro e la scuola compaiono nella vita quando sei pronto ad accoglierli. I richiami spirituali diventano evidenti se sei preparato a vedere dentro di te, ma ogni persona deve entrare in contatto con se stessa. Per questo ho creato una meditazione guidata da cui partire: basterà chiudere gli occhi e prendersi dieci minuti al giorno per ‘vedersi’ e iniziare il proprio viaggio della felicità».

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