Schettini, un prof online nella fisica di ogni giorno

Vincenzo Schettini
Vincenzo Schettini
di Rita DE BERNART
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Martedì 29 Novembre 2022, 04:40 - Ultimo aggiornamento: 07:07

“Conosco le leggi del mondo e te ne farò dono”: si potrebbe riassumere con questa celebre citazione l’attività divulgativa di Vincenzo Schettini, il professore che ha fatto innamorare tutti della fisica attraverso il suo canale online “La fisica che ci piace”.
E da circa un mese anche con il libro in cui racconta meccanismi complessi dal suo personale punto di vista, con uno stile narrativo ed esempi di vita quotidiana. Perché l’acqua e la coca cola non si mescolano? Perché una ballerina durante la piroetta ruota più velocemente se chiude le braccia? Come fanno due forchette a stare in equilibrio appoggiate ad uno stuzzicadenti? Un metodo di insegnamento alternativo, il suo, divertente, empatico e coinvolgente che svela i segreti del movimento e dell’equilibrio e squarcia il velo della conoscenza di quei fenomeni che appaiono incomprensibili e lontani ma che in realtà regolano ogni azione della nostra vita, anche il semplice camminare, correre, saltare. 

Giochi e piccoli scherzi per insegnare partendo dalla realtà


«I campioni dello sport- dice Schettini simpaticamente -, sono tali perché è la fisica che glielo consente». Magari quelle leggi universali non le conoscono affatto ma è il talento di sfruttarle a pieno che gli fa superare i record. Il prof, come viene ormai nominato in tutta Italia, esercita un’attrazione quasi magnetica sugli studenti di tutte le scuole e sulle communities di appassionati di scienza. Schettini, nato a Como da genitori pugliesi, ha vissuto e studiato a Monopoli, paese d’origine della madre, si è laureato a Bari ed insegna con un contratto part time all’istituto Dell’Erba di Castellana. Ma come si arriva dallo stare dietro una cattedra ad essere un influencer seguitissimo sui social e ad intraprendere un tour in giro per l’Italia per raccontare la fisica? Ci vuole voglia di confrontarsi ma anche capacità di ascolto e curiosità. Schettini è un fisico musicista, diplomato in violino e didattica della musica: queste due anime, quella artistica e quella scientifica, si sono fuse sotto l’idea di trasformare la fisica da pura nozione a vero e proprio intrattenimento, imitando lo stesso effetto che ha la musica sul palcoscenico. «Tutto è partito una decina di anni fa – racconta- perché sono sempre stato catturato dall’idea di insegnare in maniera differente. Quando si inizia a fare il professore si è alla ricerca del proprio stile e così è stato per me che avvertivo una certa resistenza per un sistema scolastico troppo burocratizzato.

La salvezza è stata la scoperta dei social che mi sono stati raccontati proprio dai miei studenti. Ero animato da una grande curiosità, io spiegavo la fisica e loro a me i social. E così ho scoperto che anche fuori dall’orario di lezione potevo continuare l’attività divulgativa attraverso piccoli video; avevo intuito che il web sarebbe stato in futuro determinante anche per la didattica. Questa “vision” è stata la svolta». 

Gli esordi e il successo


Da quando dieci anni fa il suo primo video su Facebook provocò la reazione di centinaia di persone, oggi “La Fisica Che Ci Piace” attraverso i canali Youtube, TikTok, Instagram, Spotify e Facebook, ha più di milione e mezzo di follower. 
Le sue spiegazioni, vivaci, divertenti ed efficaci le ritroviamo nel volume edito da Mondadori: «È un libro per tutti – spiega l’autore - in stile narrativo, che offre al lettore la possibilità di fare un viaggio attraverso le leggi della fisica ma dal mio punto di vista personale, attraverso esempi di vita vissuta e materiali poveri di utilizzo comune. Lo stanno leggendo anche bambini di 9-10 anni che si presentano al firma copie entusiasti”. Proprio con la presentazione del libro è partito anche il tour nelle scuole dove gli studenti lo acclamano. Ma anche tanti docenti che stanno utilizzando il volume come spunto per le proprie lezioni. Una rivoluzione della didattica? Lui ci spera, certo. E magari a seguirlo, e a prendere appunti, c’è qualcuno del Ministero. D’altra parte, il Prof Vincent collabora già con il programma di formazione per docenti italiani al Cern. “Per fare tutto questo –conclude- ci vuole empatia, è un grande valore poter parlare ai ragazzi, scoprire che si fidano di me tanto da chiedermi consigli. Così come è una grande soddisfazione essere da esempio ad altri docenti. Può essere questa la svolta della didattica? Io credo che i cambiamenti vengano sempre dal basso, da chi il mestiere lo fa e lo conosce, mai dall’alto. La scuola italiana al momento è come un grande elefante: un’enorme massa con enorme inerzia. Credo agli insegnati che si lasciano ispirare dal cambiamento; io stesso sono frutto di una ispirazione avuta da una youtuber americana”. Intanto continua a girare nelle librerie e nelle scuole con la sua “lavagnotta” che solleva al cielo per salutare i suoi “lovvini”: martedì 29 saluterà quelli leccesi prima in ateneo (ore 10.30 presso Ecotekne) e poi alle 18 nella libreria Liberrima. 
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