Un originale della Costituzione in dono a Unisalento, oggi la cerimonia

La forma della Costituzione, il 27 dicempre 1947
La forma della Costituzione, il 27 dicempre 1947
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Giovedì 29 Novembre 2018, 12:49 - Ultimo aggiornamento: 13:01
Il primo grande passo dell’Italia repubblicana è racchiuso lì, in quella foto diventata una pagina di Storia. Al centro, seduto dietro alla scrivania e chino su di essa, c’è il capo dello Stato Enrico De Nicola, il primo presidente della neonata Repubblica. Sta firmando quella che sarà la legge fondamentale dello Stato italiano e che avrà il compito di garantire e tutelare i diritti individuali e quelli sociali dei singoli cittadini ma anche delle “comunità intermedie”, dalla famiglia alla comunità internazionale: la Costituzione Italiana. Accanto a De Nicola, in piedi, ci sono il presidente del Consiglio Alcide De Gasperi, il funzionario Francesco Cosentino, il Guardasigilli Giuseppe Grassi e il presidente della Costituente Umberto Terracini.

Era il 27 dicembre del 1947 il giorno di quella storica firma a Palazzo Giustiniani. La Costituzione entrò in vigore il 1° gennaio dell’anno successivo.
Di copie originali della Costituzione, cioè quelle con le firme autografe dell’allora capo dello Stato, del presidente Terracini, del presidente De Gasperi e del guardasigilli Grassi, ne esistono soltanto quattro copie. La prima è conservata nell’archivio storico della Presidenza della Repubblica Italiana, la seconda nell’Archivio storico della Camera dei deputati, la terza nell’Archivio centrale dello Stato.

La quarta e ultima copia esistente è invece appartenuta sempre alla famiglia del Guardasigilli Giuseppe Grassi, ma ora è patrimonio dell’Università del Salento grazie alla donazione fatta qualche mese fa dal nipote del giurista salentino, il professor Fabio Grassi, diplomatico e storico - peraltro recentemente scomparso - che è stato anche docente di Storia Contemporanea all’Università di Lecce dalla metà degli anni Settanta fino alla fine degli anni Ottanta.

«L’esemplare Grassi sarà custodito nella Biblioteca del Dipartimento di Scienze Giuridiche e reso fruibile al pubblico tramite l’impiego della più avanzata tecnologia di realtà aumentata - spiega il direttore del Dipartimento, Manolita Francesca - con l’obiettivo di rinnovare il legame tra Istituzioni e comunità civile. La Biblioteca ha già accolto il patrimonio librario di oltre novemila unità di Fabio Grassi, attraverso la costituzione di un fondo dedicato alla sua memoria e consultabile online».

La donazione consiste in 7.556 volumi di letteratura, scienza, medicina e diritto, oltre a un fondo antico di circa 300 volumi giuridici che risalgono a un arco temporale compreso fra il Cinquecento e il Settecento.
La cerimonia che renderà ufficiale la donazione del professor Grassi si svolgerà oggi (giovedì 29) alle 15.30 nel complesso di Ecotekne nel corso del convegno “Attuazione e attualità della Costituzione”.

«Sarà una preziosa occasione per ribadire il valore della Costituzione e dei Principi in essa contenuti», ribadisce il rettore dell’Università del Salento Vincenzo Zara sottolineando così l’importanza della donazione all’Ateneo salentino dell’esemplare “Grassi” della Costituzione italiana.

La firma del documento di donazione con cui il fondo librario diventa di proprietà del Dipartimento di studi giuridici di Unisalento è stata apposta nel febbraio scorso alla presenza di un notaio, del professor Fabio Grassi e di tutti coloro che si sono impegnati per fare in modo che questo passaggio si concretizzasse: il presidente del Centro studi giuridici “Michele De Pietro” Pasquale Corleto e i docenti universitari Manolita Francesca, Giancarlo Vallone, Francesca Lamberti e Pier Luigi Portaluri.

«Inizialmente - spiegò in quell’occasione il professor Vallone - era stato individuato come destinatario della donazione il Centro studi “De Pietro”, ma poi in buon accordo fra tutte le parti è sembrato più giusto che tutto il patrimonio librario e, soprattutto la copia della Costituzione, trovassero casa nella nostra facoltà di Giurisprudenza. L’intenzione di Fabio Grassi, un gentiluomo, era che fosse custodita a Lecce e questo, oltre ad essere un atto d’amore verso la città, testimonia il carattere liberale che il capoluogo aveva in quegli anni».

Fu proprio a Lecce, l’8 maggio del 1883, che nacque Giuseppe Grassi. Di famiglia nobile, studiò Giurisprudenza alla Sapienza di Roma, dove fu allievo del grande giurista Vittorio Emanuele Orlando e, come lui, ebbe idee politiche liberali. Si laureò nel 1905 discutendo una tesi in diritto costituzionale.
Eletto fra i componenti dell’Assemblea Costituente, fu nominato ministro di Grazia e Giustizia nel quarto governo De Gasperi del 1946 e in questo ruolo firmò la Carta Costituzionale.
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