PUGLIA MON AMOUR/Stefania Rocca: «Il bello del Salento? Il calore della gente»

PUGLIA MON AMOUR/Stefania Rocca: «Il bello del Salento? Il calore della gente»
di Valeria BLANCO
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Martedì 5 Agosto 2014, 12:42 - Ultimo aggiornamento: 6 Ottobre, 15:16

C’è chi la sceglie per il mare cristallino, chi per la bellezza delle campagne punteggiate da ulivi secolari, chi per la movida e chi ancora per il buon cibo. La Puglia è ormai una delle mete di viaggio più ambite dai turisti. Tra questi, anche tanti ospiti “speciali”: artisti nazionali e internazionali che vi hanno acquistato casa, eleggendo la regione a buen retiro, oppure che ci tornano ogni anno semplicemente per qualche giorno di relax. Questa rubrica dà loro voce per raccontare i tanti volti del territorio dal punto di vista di chi lo ha scelto come “casa”. A parlare di Puglia oggi è l'attrice Stefania Rocca, che da circa un decennio - da quando è diventata la compagna dell'imprenditore Carlo Capasa - trascorre le vacanze a Otranto.

Il calore dei pugliesi l’ha colpita da subito, tanto che ha finito con l’innamorarsi di un salentino.

Questo fa sì che da circa un decennio l’attrice torinese Stefania Rocca - legata all’imprenditore Carlo Capasa, di Costume National, da cui ha avuto due figli - passi ogni anno una bella fetta di vacanze estive a Otranto.

Tra gli ombrelloni del lido La Castellana, di proprietà della famiglia Capasa, la sua bellezza eterea non passa inosservata, anche se l’attrice - che di recente ha dato il volto a Edda Ciano nell’omonima fiction televisiva - ormai sull’Adriatico è di casa. Il Salento la ama ed è un amore ricambiato: Stefania Rocca si dice così legata al territorio che se in futuro - come annuncia - dovesse passare dietro la macchina da presa, il “suo” film lo girerebbe proprio tra i vicoli e il porto di Otranto.

Com’è approdata per la prima volta in Puglia?

«Per lavoro, dal momento che ci ho girato diversi film. Ricordo però perfettamente la prima volta che sono arrivata nel Salento per ritirare, a Lecce, il premio Rodolfo Valentino. Era il 2004. Da allora ci sono venuta tante volte e la Puglia la conosco tutta».

Che impressione ne ha avuto?

«Per quanto riguarda Lecce, non conoscevo la città e sono rimasta colpita dai palazzi in pietra bianca e dall’eleganza. Per quel che riguarda la provincia, sin da subito sono rimasta felicemente impressionata: è un mondo magico, le spiagge sono belle, la campagna rigogliosa, il cibo fantastico. Non manca nulla».

Ha un luogo del cuore?

«Otranto, con i suoi vicoli e il centro storico affacciato sul mare. La spiaggia del cuore è, per ovvi motivi, la Castellana. Ma il Salento mi piace tutto: Lecce, Gallipoli e, per il mare, anche Porto Cesareo».

Da ospite abituale del Salento, trova che il turismo sia molto cambiato nell’ultimo decennio?

«È aumentato tantissimo, perché l’Italia e il mondo intero negli ultimi anni hanno scoperto la Puglia. Anche il cinema ha fatto la sua parte, perché la gente ha visto sul grande schermo posti bellissimi e ha avuto voglia di vederli dal vivo».

E qual è, oggi, lo stato di salute del cinema in Puglia?

«Ultimamente ho visto il film di Edoardo Winspeare e mi è piaciuto molto. La Puglia è piena di talenti: Rubini e Scamarcio sono tra i miei preferiti».

Sono ormai tante le produzioni che scelgono di girare nel Salento. Il territorio le sembra pronto per accogliere le grandi produzioni?

«La Puglia è prontissima: negli anni si sono formate anche delle maestranze capaci e la Film commission è uno di quelle che funzionano meglio in tutta Italia. Se dovessi girare un film, lo girerei nel Salento».

Da attrice lo ha già fatto...

«Infatti, il mio sogno nel cassetto è passare dall’altra parte della macchina da presa e fare un mio film. Come location sceglierei Otranto vecchia, il porto, l’intera zona intorno al castello, come spiaggia sceglierei la Castellana».

Le piace la cucina pugliese?

«La vostra è la cucina mediterranea doc, tutta a base di pesce e verdure, ricca ma mai pesante».

Ha un piatto preferito?

«Le orecchiette d’orzo con le cime di rape. Mi piace mangiarle, ma le cucino anche da sola quando siamo a Milano».

A casa Rocca-Capasa si mangia salentino? «Spesso. Me la cavo bene ai fornelli: i piatti che mi riescono meglio sono gli spaghetti alle vongole, il purè di fave con le cicorie, la pasta con i ceci. Cucino anche vari tipi di pesce, le melanzane ripiene, la parmigiana di melanzane alla pugliese. E mi piace anche fare in casa la pizza rustica con olive e cipolle».

Quali sono i luoghi in cui la si può incontrare?

«A Otranto sono spesso in giro. Per prendere l’aperitivo mi piace il Maestrale al molo. Al ristorante sono spesso all’Altro baffo, da Sergio o al bar 300mila, dove si cena ammirando una splendida vista su Otranto vecchia».

Di cosa non può più fare a meno?

«Il bello della Puglia è il calore delle persone, che puoi capire solo quando la frequenti. Del resto, mi sono innamorata di un pugliese».

Cosa non manca mai nella sua valigia al rientro dalle vacanze salentine?

«Ogni volta che parto porto con me una borsa piena di acquisti fatti alla Tessitura Calabrese di Tiggiano».

Ha un ricordo particolare di Otranto?

«Il mio pancione in spiaggia: durante la prima vera vacanza fatta nel Salento ero incinta del mio primo figlio».