“Dopo giorni e notti di un lavoro e di una fatica incredibili, riuscii a scoprire la causa della generazione e della vita; anzi, di più ancora, divenni io stesso capace di dare animazione alla materia morta...”. Sono le parole che una scrittrice diciannovenne fa pronunciare nel 1816 allo scienziato protagonista del suo romanzo epistolare destinato ad eternarsi. In questo “ridare la vita alla materia morta” non è di medicina o di miracoli che...
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