Un premio al giornalismo passato, presente e futuro

Un premio al giornalismo passato, presente e futuro
di Claudia PRESICCE
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Venerdì 3 Settembre 2021, 05:00

Il futuro, il presente e il passato: il giornalismo ha le chiavi per entrare in ognuna di queste porte, ma ha bisogno delle mani giuste che le sappiano impiegare. È per questa sera l’appuntamento annuale in cui nel Salento, celebrando il giornalista Antonio Maglio attraverso il premio a lui dedicato, si elogia la professione giornalistica attraverso figure che in vario modo si sono esposte e hanno dimostrato un valore. È un momento annuale in cui si guardano in faccia alcune persone che fanno giornalismo, chi c’è oggi e ci sarà domani, e si ricorda chi c’era fino a ieri, e poi attraverso il lavoro di alcuni colleghi si prendono le misure del tempo.
Tanti i premi e i riconoscimenti importanti infatti per quella che è ormai diventata, dopo dieci edizioni, una piccola densa festa del giornalismo in Puglia. Ma quello che resta è soprattutto una riflessione necessaria su chi siamo e dove stiamo andando, senza mai dimenticare chi se n’è andato troppo presto... 

Ecco i premiati

E allora, si svolgerà ad Alezio oggi alle 19.30, nella piazza antistante il Museo Messapico intitolata ad Antonio Maglio, la cerimonia per la consegna del Premio Maglio 2021 giunto alla decima edizione alla fine di questa calda estate. Vincitrice quest’anno del riconoscimento è la giornalista Sara Manisera, 32enne, freelance campana, premiata per l’inchiesta “Senza migranti non si mangia, gli agricoltori ci spiegano perché”, pubblicata su “Millennium FQ”. Il Premio alla Carriera è stato assegnato a Giuseppe De Tomaso, sino a giugno scorso direttore de “La Gazzetta del Mezzogiorno”, lo storico giornale di Puglia e Basilicata di recente chiuso malamente. I secondi premi, ex aequo, andranno a Futura D’Aprile, 27enne freelance tarantina, per il reportage “Tra le strade di Ebron, la città divisa che resiste all’occupazione” pubblicato su “Altraeconomia”, e a Stefano Martella, 36 anni, freelance salentino, per l’articolo “L’addio ai secolari grigi e il soffio della rinascita” pubblicato sul “Nuovo Quotidiano di Puglia”. 
E su questi primi nomi di giovani e volenterosi giornalisti, già si può riflettere. Il fatto che siano premiati ormai soprattutto freelance (categoria che difficilmente sceglie questo tipo di situazione lavorativa) dà la misura della situazione dell’editoria italiana nella quale tante professionalità non sono garantite e non trovano facilmente giusta collocazione contributiva e contrattuale.

Ma questa è un’altra storia.

La targa alla memoria per Renato Moro

Per il nostro giornale poi, quello in cui Maglio ha tanto lavorato e in cui ha fatto in modo di far crescere intorno a sé una generazione di giornalisti (che tutti poi a vario modo hanno fatto la loro carriera), ci sarà un altro riconoscimento importante. Nessuno avrebbe mai immaginato che quest’anno una Targa alla memoria sarebbe andata al nostro Renato Moro, caporedattore centrale scomparso a 60 anni in una fredda notte dello scorso febbraio. Ci piace pensare che lui e Antonio Maglio saranno insieme questa sera, torneranno qui e come mille altre volte sorrideranno di questo strano lavoro che ha la pretesa di raccontare il mondo, quel lavoro che hanno amato fino all’ultimo istante di vita… 

Tornando agli altri premi, un riconoscimento speciale per i dieci anni del giornale online “Piazza Salento” al direttore Fernando D’Aprile (a proposito di chi è cresciuto con Maglio) e all’editore Renato Imbriani. Poi, siccome comunicazione vuol dire tante cose, una targa speciale per la sezione “Comunicare il Salento” andrà a Giovanni Melcarne, agronomo e imprenditore agricolo e oleario, titolare dell’azienda Foresta Forte e presidente del Consorzio di tutela dell’olio extravergine di oliva Dop di Terra d’Otranto. 

La cerimonia di premiazione sarà condotta dal giornalista Marcello Favale e aperta da Giacinto Urso, presidente dell’Associazione Maglio, con Andrea Barone, sindaco di Alezio. Le conclusioni invece sono affidate al vicepresidente dell’Associazione, Adelmo Gaetani, che saprà toccare le corde giuste per riprendere il discorso con un passato della professione, che troppo velocemente ci sta scorrendo tra le dita, e l’arrivo di quel futuro che spetta al giornalista decodificare sin dalle prime luci dell’alba. Interverranno anche il presidente dell’Ordine Nazionale dei Giornalisti, Carlo Verna, e il segretario generale della Federazione Nazionale della Stampa, Raffaele Lorusso.

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