Da Pompei alla Reggia di Carditello, in arrivo 500 milioni per i "tesori" del Sud

Da Pompei alla Reggia di Carditello, in arrivo 500 milioni per i "tesori" del Sud
di Laura Larcan
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Martedì 9 Giugno 2015, 19:14
Ci sono le meraviglie di Pompei, Ercolano e Stabia, e il complesso di Santa Maria della Giustizia di Taranto, il parco di Sibari e di Scolacium in Calabria, e il circuito del Barocco siciliano tra Noto e Modica. Ancora, la Reggia di Caserta e il Real Sito di Carditello. Ma l'elenco sarebbe ancora più lungo e dettagliato, perché per le meraviglie del Sud d'Italia sono in arrivo 491 milioni di euro con il primo Programma Operativo Nazionale (Pon), cofinanziato dai fondi strutturali europei, interamente dedicato alla cultura. Un "bottino" portato a casa dal ministro della Cultura Dario Franceschini, che oggi ha guidato insieme al ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio l'insediamento del comitato di sorveglianza dell'operazione salva-patrimonio. Già pronti a decollare almeno 10 "grandi" progetti attraverso bandi pubblici che saranno aperti entro il 2015, nell'ambito di oltre 40 progetti approvati per la programmazione 2014-2020 e destinati alle meraviglie di cinque regioni del sud (Campania, Puglia, Basilicata, Calabria e Sicilia). In pole position, per la Campania, il Museo archeologico nazionale di Napoli, la Certosa di Padula, la Reggia e Real Bosco di Capodimonte, il parco archeologico di Velia, la Reggia di Caserta e di Carditello. Oltre a Pompei (cui arrivano ulteriori fondi strategici dopo quelli portati dal Grande Progetto). Per la Puglia, spiccano gli interventi finanziari per l'area archeologica di Manduria, i Castelli Svevi di Bari e Trani e l'area archeologica di Egnazia.



La Calabria si gioca il Museo archeologico di Reggio Calabria, e il museo di Sibari, oltre ai parchi di Kauoln e Scolacium. La Basilicata conquista risorse per il Museo di Melfi, il Polo museale del Materano, le aree srcheologiche di Grumento e Metaponto. Importante da sottolineare che i fondi saranno ripartiti tra 360 milioni per la tutela e la valorizzazione di circa 60 grandi Attrattori culturali presenti nelle cinque regioni, e circa 114 milioni per le imprese che operano a favore del settore culturale e della fruizione turistico-culturale. Ben vengano, dicono dal Mibact, idee propulsive per un artigianato che punti al merchandising di qualità e a progetti di valorizzazione anche attraverso la tecnologia multimediale.