Da Modigliani a Fairey l’estate si colora d’arte

Da Modigliani a Fairey l’estate si colora d’arte
di Rita DE BERNART
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Martedì 8 Giugno 2021, 05:00 - Ultimo aggiornamento: 11 Giugno, 08:17

Un percorso che attraversa l’oceano e racconta i cambiamenti di un secolo, dagli albori al tramonto del Novecento. Le eteree figure di donna e i celebri nudi di Modigliani e le illustrazioni contemporanee di Obey Giant abbracciano il Salento e la Valle D’Itria in un progetto che vuole l’arte come motore e veicolo dello sviluppo del territorio. Le opere dei due artisti sono protagoniste di Puglia Walking Art, giunta alla terza edizione, e che quest’anno porta nella nostra regione due icone artistiche agli antipodi. Da un lato Modì, come venne rinominato in Francia, il pittore e scultore livornese, simbolo dell’artista maledetto, dotato di spiccata sensibilità e capace di vedere e tradurre su tela l’anima dei suoi soggetti. Un’esistenza breve la sua, segnata dalla malattia; da Livorno a Parigi la sua produzione cambierà più volte tanto da non poterla incasellare in un genere preciso. La sua è un’arte caratterizzata da semplicità e purezza delle forme, sia nella pittura che nella scultura che abbandonerà verso la fine della sua carriera.

Sull’altro fronte, contrapposto, l’estro delle illustrazioni contemporanee e sfrontate dello statunitense Obey Giant, pseudonimo di Frank Shepard Fairey. Genio della cultura underground urbana degli Usa, balzato agli onori della critica e della cronaca con il famoso ritratto stilizzato dell’ex Presidente degli Stati Uniti che sovrasta la scritta “Hope”, divenuto nel 2008 l’immagine non ufficiale della campagna elettorale di Barack Obama.
Il progetto delle mostre itineranti era nato tre anni fa con “Picasso e l’altra metà del cielo” e “Andy Warhol - L’Alchimista degli anni Sessanta”; quest’anno l’iniziativa ha ottenuto il patrocinio dell’Assessorato alla cultura, tutela e sviluppo delle imprese culturali e turismo della Regione Puglia e di Federalberghi Brindisi. Le due mostre partiranno dal 25 giugno e saranno visitabili fino al prossimo primo novembre; tre le città coinvolte: Ostuni, Mesagne e Martina Franca

Le mostre

Mesagne ospiterà, all’interno del Castello Normanno Svevo, la “Modigliani experience”, un’esperienza d’arte visuale delle opere del pittore e scultore, un vero e proprio viaggio nella vita dell’artista livornese che ha concentrato tutta la sua attività sulla figura umana cercando o meglio rincorrendo gli enigmi dell’esistenza stessa.

La stessa verrà poi implementata per la versione autunno-invernale che sarà allestita nelle sale nobili del Palazzo Ducale di Martina Franca.

A Ostuni invece, nelle sale del Museo Diocesano, si potrà ammirare “Obey fidelity. The art of Shepard Fairey”. L’esposizione, a cura di Gianluca Marziani e Stefano Antonelli, prodotta e organizzata da Associazione MetaMorfosi, offre l’occasione di conoscere uno degli street artist più famosi al mondo, la cui fama a livello mondiale è legata alla realizzazione, appunto, del manifesto con l’immagine stilizzata in quadricromia di Barack Obama, dal titolo “Hope”. Un itinerario visivo che incrocia quattro punti tematici - Donna, Ambiente, Pace, Cultura - ricreando un’ideale passeggiata nella notte metropolitana. Obey stimola riflessioni sui temi umanitari, sui passaggi esistenziali, sulle utopie sociali, sui valori di giustizia al di sopra delle leggi.

Il progetto

La filosofia che anima il progetto è quella di mettere in rete alcuni dei centri più belli e turisticamente rilevanti per consentire con un unico biglietto di vivere un’esperienza completa che passa dalla visita alla mostra a quella dei luoghi che le ospitano fino al tour in città. «Compito del progetto – spiega Pierangelo Argentieri, tra gli ideatori e promotori di Puglia Walking Art - sarà non solo quello di organizzare piccoli e grandi eventi espositivi nelle comunità che lo ospiteranno ma anche fungere da propulsore per le pubbliche amministrazioni al fine di valorizzare le eccellenze artistiche e culturali del territorio per offrire un progetto di promozione realmente attrattivo nei confronti dei flussi turistici». Non solo per il target solitamente ritenuto più sensibile al turismo culturale. «L’idea di scegliere Obey infatti - continua - nasce dal desiderio di avvicinare anche i più giovani all’arte e a questo modo di vivere il territorio e la vacanza. Abbiamo messo insieme alcune città importanti strategicamente; attraverso questo progetto cerchiamo anche di promuovere una forma di turismo lento legato all’arte. E’ possibile ad esempio immaginare di fare l’itinerario utilizzando la mobilità sostenibile con bici o con mezzi elettrici».

Dopo gli oltre 55mila visitatori raggiunti con le precedenti esposizioni, anche in questa occasione ci si aspettano grandi numeri e saranno coinvolte le scuole di ogni ordine e grado con diverse iniziative collaterali.
 

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