Quanta vita può passare fuori e dentro lo sguardo di un artista dalla metà del secolo scorso fino all’alba degli anni Venti del terzo millennio in cui i suoi occhi si sono chiusi? Racchiuderla in un percorso multitasking diventa l’unica strada possibile per celebrare una storia come questa. La mostra “Giancarlo Moscara. Opere 1955 – 2019”, frutto di un progetto curatoriale di Casa Museo Moscara Archivio d’artista “Giancarlo Moscara”, prende il via oggi per concludersi il 13 marzo 2022, al Must di Lecce.
Si tratta di un allestimento molto lungo, spinto nel tempo sino ai primi mesi del prossimo anno, ma mai è lungo quanto può esserlo la tavolozza poetica di un artista, e nella fattispecie di un creativo con mille facce diverse e con la voglia sempre accesa di sperimentare nuove possibilità espressive.
Artista poliedrico
Giancarlo Moscara, pugliese classe 1940, scomparso nel 2019, è stato un personaggio poliedrico, dai tanti interessi, uno che ha reso il suo eclettismo stesso, espresso in una vita intera, la sua cifra riconoscibile. Anche per un suo carattere assorbente rispetto alle fenomenologie della contemporaneità si può definire un interprete del suo tempo, con la capacità di accogliere e aderire, in modo tuttavia originale, ai mutamenti epocali che ha vissuto e allo svolgersi della Storia. Lo ha fatto sempre giocando con linguaggi diversi, dalla pittura alla grafica, dall’illustrazione alla poesia e fino alla tecnologia nelle sue varie declinazioni. Ha lavorato in stagioni diverse della sua esistenza artistica tra Bari, Roma e Milano, con grandi imprese e diverse committenze tra cui soprattutto quella dedicata alla comunicazione industriale che è stato il suo principale lavoro. Tra gli anni Settanta e i Novanta ha curato infatti l’immagine di Iri, Eni, Agip, Vorwerk, Olivetti e l’illustrazione politica per il periodico culturale Rinascita e i “Giornali murali” dell’Arci. E già queste poche righe di una biografia molto più lunga e densa rendono l’idea di una mostra dall’andamento tentacolare che ha puntato a celebrare i tanti percorsi creativi di Moscara.
L’allestimento al Must raccoglierà dunque una retrospettiva divisa per aree cronologiche e tematiche, in un percorso che si propone come “esaustivo e completo”, che è stato modulato con il supporto della stessa famiglia di Moscara (che, oltre che reale, si può definire “famiglia artistica”) cioè dalla compagna di vita Titti Pece, storica dell’arte, e dal figlio Marcello Moscara, fotografo e graphic designer.
Lungo le orme dell'artista
Si potranno seguire le orme dell’artista nella sua produzione nel campo della sperimentazione artistica, in quello professionale applicato alla comunicazione e alla editoria pubblica e privata, nella storia della grafica e del disegno politico in Italia. La mostra è realizzata dalla Regione Puglia (Assessorato alla Cultura), attraverso Teatro Pubblico Pugliese e Polo bibliomuseale di Lecce, Comune di Lecce (Assessorato alla Cultura) con il supporto della Casa Museo Moscara e di un comitato scientifico formatosi ad hoc. A corredo della mostra è stato poi realizzato un corposo catalogo edito da Moscara Associati Edizioni (e realizzato con il contributo della Presidenza del Consiglio della Regione Puglia), firmato dai curatori e dal comitato scientifico della mostra, con diversi testi critici tra cui Andrea Carandini, Maurizio Vitta, Marisa Dalai Emiliani.
Un’altra appendice a questa esposizione che si inaugura oggi al Must, sarà anche visitabile invece nella Casa Museo Moscara dove sono raccolte opere di piccolo formato oltre a una collezione di opere giovanili, tra tele ad olio e disegni, e l’archivio della produzione relativa alla comunicazione industriale. La sede si trova in via Case sparse 6, a Cavallino di Lecce, ma le visite saranno possibili solo su prenotazione (telefonando ai numeri 39.348.3192339 oppure 39.380.7558512).
Oggi il vernissage della mostra al Must di Lecce è previsto nel pomeriggio alle 18.30. All’incontro, moderato dal giornalista Raffaele Gorgoni, interverranno la direttrice del Museo Claudia Branca, il direttore del Polo Bibliomuseale di Lecce Gigi De Luca, la moglie dell’artista Titti Pece, il figlio Marcello Moscara, la presidente del Consiglio Regionale Loredana Capone, il sindaco di Lecce Carlo Salvemini e l’Assessora alla cultura Fabiana Cicirillo.