Storia, tesori e fascino del Paese dei Balocchi

Storia, tesori e fascino del Paese dei Balocchi
di Nicola SAMMALI
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Giovedì 8 Dicembre 2022, 05:00

Un viaggio nel paese dei balocchi, ma non quello immaginato da Carlo Collodi nel romanzo “Pinocchio”, bensì al primo piano della biblioteca comunale Acclavio, tra le meraviglie della mostra del giocattolo storico appena inaugurata. 

Le opere presentate a Taranto sono oltre 350 (risalenti alla prima metà del ‘900) e fanno parte della collezione Marzadori («è iniziata circa 30 anni fa, con la nascita della mia prima figlia, comprende 800 oggetti tra giocattoli e arredi delle bambole e 250 vestitini d’epoca»), già esposta al Moma di New York, alla Triennale di Milano e alla biblioteca Salaborsa di Bologna. 

Capolavori in legno, pezzi unici come i birilli tratti dai personaggi del Corriere dei piccoli; e poi cavalli a dondolo, automobili, le corazzate della battaglia navale, marinai, oltre ai personaggi di Topolino

Promossa dal consiglio regionale della Puglia, con il sostegno dell’amministrazione Melucci, l’esposizione a cura di Luigi Orione Amato e Raffaela Zizzari sarà aperta al pubblico da domani al 5 gennaio (ingresso libero, dal lunedì al venerdì ore 9-13.30; 14.30-18). 

Uno spaccato della cultura dell'infanzia

La mostra svela l’evoluzione della cultura dell’infanzia, uno spaccato storico nel quale creativi, pedagogisti e architetti hanno iniziato a progettare oggetti espressamente destinati ai bambini. Il percorso è suddiviso per aree tematiche, ma ha la capacità di avvolgere completamente il visitatore, che si ritrova immerso in un contesto fiabesco dove la fantasia, l’immaginazione e qualche ricordo (per i più grandi) corrono veloci. Un luogo incantato, dove bambine e bambini potranno conoscere giocattoli che forse non hanno mai visto prima, lontanissimi nel tempo e dalla tecnologia che invece è parte integrante della loro vita. Proprio per questo, però, avranno la possibilità di soddisfare quella curiosità che diventa collante nel rapporto tra nonni e nipoti. 

Alla cerimonia di ieri erano presenti, tra gli altri, il vicesindaco Fabrizio Manzulli e l’assessore alla Cultura Fabiano Marti, il collezionista Maurizio Marzadori, la presidente del consiglio regionale Loredana Capone e la curatrice Zizzari. 

«È stato difficile selezionare le opere, perché la collezione Marzadori è composta da più di 800 oggetti, tra giocattoli e soprattutto design.

Qui a Taranto abbiamo portato alcuni pezzi: durante il periodo natalizio ci sembrava ideale portare i balocchi, in modo tale da consentire ai bambini di vedere questi giocattoli come se fossero dei reperti archeologici, mentre ai nonni di ricordare la propria infanzia», ha spiegato Zizzari. 

«I mobili delle case delle bambole hanno dovizia di particolari e la genesi stilistica delle varie epoche - ha aggiunto -, e sono maniacali nella forma, nella decisione dei colori e anche dei materiali». 
C’è infatti una cucina degli anni ‘60, «avveniristica per i suoi tempi», dotata di una lampadina che può accendersi, e di un rubinetto che può aprirsi per far scorrere l’acqua. 

«È una collezione splendida», ha commentato la presidente Capone. «Si tratta di una mostra che rappresenta non soltanto il giocattolo - ha detto -, ma rappresenta il costume, lo stile, il design che è collegato ai sogni e ai desideri dei bambini. Poi c’è la bellezza dei giocattoli in legno. Questa mostra contiene tanta storia, tanta cultura, tanti saperi e anche tanti sogni: non è soltanto una mostra natalizia, è tutto ciò che è intorno al desiderio dei ragazzi di poter mantenere un contatto con il mondo, che si realizza attraverso il gioco». 

L’assessore Marti ne ha condiviso la magia: «È una mostra bellissima, colorata, che ci emoziona: penso ai miei genitori e alla grande emozione che vivranno quando verranno a vederla. Mi auguro che siano in tanti a venire: immagino nonni e nipoti insieme, con i nonni che raccontano ai nipoti questi giocattoli che sono lontanissimi da loro. Forse è difficile per i bambini capire il senso di questi giocattoli, ma credo sia questa la cosa più bella, cioè trasmettere le emozioni».

Associati alla mostra del giocattolo storico, la biblioteca Acclavio ospiterà anche quattro laboratori di letture pratiche e artistiche (destinati a gruppi fino a 15 bambine e bambini; per l’adesione scrivere a ibalocchitaranto@gmail.com), che esploreranno il mondo fantasy attraverso tematiche differenti: si parte lunedì 12 (gli altri appuntamenti sono il 23 e 30 dicembre; 5 gennaio), con una lettura animata in Kamishibai (teatro in legno dell’antica tradizione giapponese) alla scoperta delle avventure di “Giullarino, un eroe alla riscossa”.

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