«La mia Imma è attuale, perciò piace così tanto»

«La mia Imma è attuale, perciò piace così tanto»
di Eleonora Leila MOSCARA
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Venerdì 20 Agosto 2021, 05:00

«Può darsi che siano maturati i tempi, probabilmente in questo momento nella società c’è una sensibilità più spiccata verso le donne, ecco perché la mia Imma adesso piace così tanto ed è diventata man mano sempre più attuale, nonostante io abbia iniziato a scrivere di lei ben 10 anni fa nel mio primo romanzo nel 2009. Era in anticipo e pian piano ha incontrato il momento giusto, è quello che uno scrittore deve fare: anticipare i tempi e non seguirli».

È lontana dalla retorica del riscatto, Mariolina Venezia, quando risponde alla domanda sul fenomeno del risvolto al femminile di indagini e investigatori al centro di romanzi gialli diventati serie tv. Ascoltando la sua voce, viene fuori quella determinazione che ha reso il suo personaggio così amato e seguito. La scrittrice, ospite a Tricase al Castello di Tutino, racconterà la sua Imma Tataranni questa sera a partire dalle 19.30 a tu per tu con Edoardo Winspeare e parlerà dei suoi progetti futuri, della protagonista dei suoi libri e della nuova fiction di Rai1 che ha conquistato tutti guadagnando, solo nell’ultima puntata, il 23 per cento di share, qualcosa come 5 milioni di spettatori.

Mariolina Venezia, il sostituto procuratore Imma Tataranni è una donna forte con una grande capacità di auto-determinarsi e, nell’ottica della scrittrice, certamente non è un Montalbano al femminile..

«Ho sempre scritto di donne forse semplicemente perché sono donna. Mi sento molto più attratta, anche quando leggo i romanzi, dai personaggi femminili».

Ma c’è maggiore necessità al giorno d’oggi di raccontare la donna?

«Tutti hanno bisogno di essere raccontati o forse si ha bisogno di raccontare tutti. Credo che sia qualcosa che aumenta il senso di identità e dunque è sempre positivo».

Interpretata da Vanessa Scalera, attrice che ha lavorato con Moretti, Bellocchio, Marco Tullio Giordana, Imma, oltre a risolvere i casi in Lucania, ha un marito interpretato da Massimiliano Gallo, una figlia adolescente Alice Azzariti con la quale ha un rapporto difficile, una suocera scontrosa, una madre smemorata e un compagno di lavoro giovane e affascinante che si chiama Ippazio Calogiuri ed è interpretato da Alessio Lapice. Insomma, una vita certamente piena di “ruoli” da portare avanti con tenacia e personalità. La serie “Imma Tataranni – Sostituto procuratore” diretta da Francesco Amato e prodotta da Anastasia Michelagnoli e Beppe Caschetto, tornerà il 14 novembre sugli schermi di Rai1 per la sua seconda stagione, con otto casi da risolvere.

«Speriamo che ci sia anche la terza stagione – continua Mariolina Venezia - nella prima serie sono stati adottati tre dei miei romanzi ma non in ordine, la prima puntata della fiction però è un soggetto originale che ho scritto appositamente.

Poi ci sono altre puntate prese dai libri e dall’ultimo “Via del riscatto” è stata tratta un’altra puntata della seconda serie. Adesso sto scrivendo un altro libro che uscirà a novembre e probabilmente usciranno altre puntate anche da lì. Chissà».

Lei però non è solo una scrittrice, vincitrice tra l’altro del premio Campiello 2007 con il romanzo “Mille anni che sto qui”, ma è anche una lettrice, una sceneggiatrice e una poetessa...

«Leggo principalmente scrittrici donne italiane, Melania Mazzucco, Carmen Pellegrini, Margareth Mazzantini. Sono diplomata al Centro sperimentale di Scenografia e Sceneggiatura, questo è stato il mio lavoro per tanto tempo, mi piace tanto sia scrivere libri che sceneggiature, per motivi diversi: quando si scrive un romanzo si è totalmente liberi, si è da soli ma c’è anche tanta responsabilità, tanta pressione. Quando si lavora per delle serie o film invece si lavora con gli altri, questo crea dei limiti ma anche delle relazioni. Quando si scrivono le poesie invece si entra in contatto con l’infinito». 

Tra le caratteristiche irrinunciabili che hanno portato il successo della Tataranni c’è il suo essere una donna del Mediterraneo, c’è un Mezzogiorno a fare da sfondo, piccoli borghi che abbandonano quell’immaginario anti moderno per diventare luogo di delitti efferati che perdono di tragicità di fronte alla bellezza di ciò che c’è intorno. La serie è girata sui sassi di Matera, peraltro il suo luogo d’origine, proprio lì dove il romanzo è ambientato...

«Proprio così: ho voluto raccontare un territorio che conosco bene e con il quale ho un forte legame».

L’autunno di Rai1 segue la scia di questo risvolto di indagini al femminile e, per chi è stato appassionato di Montalbano, ci sarà tanto da vedere. La seconda stagione di Imma Tataranni infatti, andrà in onda insieme a un’altra fiction intitolata “Le indagini di Lolita Lobosco” liberamente ispirata all’omonima serie di romanzi di Gabriella Genisi, pubblicata da Marsilio Sonzogno, che ha per protagonista Lolita Lobosco, vicequestore del commissariato di polizia di Bari, anche lei alle prese con dei casi da risolvere. Il dinamico personaggio, nella fiction sarà interpretata da Luisa Ranieri.

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